GALLARATE – Nell’assestamento di bilancio, approvato in giunta e che dovrà ora passare in consiglio, è contenuto anche l’aumento degli emolumenti di sindaco e assessori. Pari al 43% di quanto percepiscono oggi. Percentuale che tradotto in soldoni, significa un incremento annuo (lordo) pari a 20 mila euro per il sindaco, 15 mila per il vicesindaco e 12 mila per ciascun assessore. Una cifra totale di 120 mila euro annui. Ma di questi, solo 38 mila derivano direttamente dalle casse comunali. I restanti 82 mila euro, infatti, derivano da ristorni statali, che nel corso dei prossimi due anni, lasso di tempo entro il quale l’aumento diventerà di fatto strutturale, copriranno l’intera cifra destinati agli amministratori.
Adeguamento delle indennità
A dare una spiegazione di quanto approvato in giunta è proprio l’assessore al Bilancio Corrado Canziani. «Nell’assestamento di bilancio – avverte – che sarà sottoposto all’approvazione del Consiglio Comunale è inserito anche lo stanziamento per l’adeguamento delle indennità di funzione degli amministratori locali ai nuovi valori previsti dalla Legge di Bilancio 2022 approvata all’unanimità dai ministri del Governo Draghi, che prevede una parametrazione al trattamento economico complessivo del Presidente di Regione. Il legislatore infatti si è reso conto della sostanziale inadeguatezza e sproporzione delle indennità vigenti (stabilite nel lontano anno 2000 e successivamente addirittura ridotte con ulteriori provvedimenti), soprattutto dei sindaci, in considerazione delle importanti responsabilità personali legate alle decisioni che sono tenuti a prendere. Sono tutte attività da cui solo parzialmente ci si può tutelare con onerose assicurazioni le quali inoltre il più delle volte si rivelano inutili. In realtà ci sono ancora genericamente delle disparità nei compensi tabellari tra le diverse municipalità (legate al numero degli abitanti e dallo status di capoluogo di provincia o di città metropolitana per fare qualche esempio) ma per lo meno quanto indicato dal legislatore consente di raggiungere valori più consoni alle responsabilità derivanti dalle relative cariche. Considerando poi che nel “sistema comune” di Gallarate ci saranno almeno una ventina tra dirigenti e funzionari che percepiscono più del sindaco con responsabilità non paragonabili. La norma prevede che complessivamente ,rispetto a quanto vigente, l’aumento per le indennità di funzione per il comune di Gallarate sarà del 43% ma per il Comuni Capoluogo di Provincia (ad esempio il Comune di Varese) gli aumenti saranno sostanzialmente pari al doppio di quelle attuali».
Cosa accade?
«La norma – continua Canziani – è conseguente alla presa d’atto del legislatore che le indennità sono già oggi inadeguate pertanto è data la possibilità alle amministrazioni di provvedere sin da ora agli adeguamenti purché siano garantiti gli equilibri di bilancio, cosa che ovviamente accade per il bilancio del Comune di Gallarate. Segnalo che, con la delibera di giunta del 10 marzo 2022, che ha visto l’approvazione della proposta di rendiconto di gestione 2021, è già iniziato anche l’iter per l’approvazione del consuntivo del precedente esercizio, abbondantemente in anticipo rispetto alle possibilità concesse dalla normativa, come del resto è avvenuto per il bilancio preventivo triennale 2022, 2023 e 2024. Dal 2024 i trasferimenti statali copriranno il 100% degli aumenti delle indennità mentre per le annualità precedenti i ristorni saranno parziali e progressivi».
Il peso dei ristorni
Canziani iconclude: «Una parte dell’aumento, per le sole annualità 2022 e 2023, come detto poc’anzi pone come unica condizione la sussistenza degli equilibri di bilancio e quindi possibile solo in questa circostanza. Volendo quantificare la parte non coperta dai trasferimenti statali, ad esempio per il 2022, rispetto al valore precedentemente deliberato dal Comune di Gallarate nel 2008, vi è un incremento pari a 38 mila euro circa per l’intera annualità 2022 che copre la totalità delle indennità coinvolte. Per valutare il valore dell’importo si tenga presente che, ad esempio, negli ultimi 3 anni l’operato della giunta (per lo più quella precedente ovviamente) ha portato nelle casse comunali finanziamenti superiori a 22 milioni di Euro di attività non ordinaria».