Presidenza del consiglio comunale a Busto, un’occasione persa

Giuseppe Ferrario

Come minoranza ci saremmo aspettati, nelle settimane che hanno preceduto il consiglio, un contatto per valutare una candidatura largamente condivisa del presidente del consiglio, che come da regolamento e buon senso deve essere super partes e rappresentativo di tutti.
Tutto ciò non è avvenuto.
Sarebbe stato un messaggio positivo verso la cittadinanza intera e in coerenza anche da quanto dichiarato dal sindaco Antonelli nel suo discorso di insediamento.
Faccio riferimento laddove dice “i ragionamenti costruttivi devono prevalere sui NO e che bisogna avvicinare i cittadini alla buona politica”.
Nonostante questo, abbiamo cercato in aula una possibile via condivisa con la richiesta da parte dei consiglieri Cascio, Farioli e Maggioni di una sospensione di alcuni minuti per valutare una possibile soluzione condivisa.
Ne è uscito un nulla di fatto, ha prevalso la legge dei numeri e la rigidità della maggioranza.
Tutto questo mi lascia amareggiato rilevando che non si è colta l’ occasione per dare un segnale nuovo alla cittadinanza.
Rilevando anche la bocciatura del secondo emendamento sulla parità di genere, dopo che per tutta la serata da diversi esponenti della maggioranza si rimarcava la positiva presenza femminile con cariche amministrative e istituzionali voluta dalla maggioranza stessa, fa mettere in contraddizione quanto dichiarato a quanto votato.
La palese contraddizione fa rilevare un preconcetto verso proposte che vengono dalla minoranza senza valutare il merito.
La mia speranza è che sia solo uno strascico della campagna elettorale e che da qui in avanti si lavori (pur rispettando i ruoli) per il bene della nostra Busto e dei suoi cittadini.

Giuseppe Ferrario – consigliere comunale Popolo Riforme e Libertà – Busto Arsizio

Parità di genere nelle nomine, il no della maggioranza di Busto è un caso politico

busto arsizio ferrario consiglio comunale – MALPENSA24