Presìdi di sicurezza sociale: così Radice & C. rispondono ai nuovi bisogni di Legnano

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LEGNANO – La Giunta di Legnano sta studiando nuove risposte per far fronte alle necessità emergenti in tema di sicurezza e decoro urbano. Con un principio dichiarato: abbinare la repressione alla prevenzione sotto il profilo sociale. È quanto hanno spiegato oggi, venerdì 5 febbraio, il sindaco e alcuni assessori nel corso della presentazione del bilancio operativo per il 2020 della Polizia Locale. «La nostra politica sulla sicurezza sociale – ha esordito Anna Pavan, assessore alla sicurezza e prevenzione – prevede sanzioni integrate con il presidio del territorio, che non vuole dire solo controlli delle forze dell’ordine ma anche presidio di sicurezza sociale. Ad esempio, interventi di educativa di strada, con personale volto alla prevenzione delle problematiche di disagio, e il controllo di vicinato, altro insieme di integrazioni tra Polizia Locale, cittadini, servizi sociali e altri soggetti volto non solo a prevenire potenziali reati ma anche a fronteggiare le situazioni di disagio».

In arrivo custode sociale e peer education

Un’altra figura a cui sta lavorando l’Amministrazione comunale è il custode sociale: «Individueremo – ha proseguito Pavan – alcuni territori specifici della città in cui inserire figure stabili che monitorino il disagio e i comportamenti illeciti o dettati da maleducazione, per dare risposte e anche responsabilizzare le persone che applicano questi comportamenti. D’accordo con la Polizia Locale, vogliamo mantenere l’integrazione tra la prevenzione e il contrasto da un lato e, dall’altro, la raccolta del bisogno con le necessarie risposte, compresa la responsabilizzazione, ad esempio nel caso dell’abbandono dei rifiuti». Ha fatto eco il sindaco, Lorenzo Radice: «Pensiamo a strumenti nuovi oltre all’educativa di strada, come la peer education che fa leva su giovani che si rivolgono a pari età con modalità nuove. Dobbiamo capire quali possono essere gli impatti di questi interventi, che comunque crediamo abbiano una grandissima valenza».

Scarico di rifiuti: uffici di Polizia Locale rafforzati

In particolare, sulla piaga dell’abbandono di rifiuti (l’uso improprio dei cestini stradali e lo scarico abusivo di ingenti quantitativi fuori dall’abitato) «stiamo svolgendo sia attività di pattugliamento che attività investigative in collaborazione con Ala – ha detto l’assessore alla mobilità e decoro urbano, Marco Bianchi – Di comune accordo con il Comando di Polizia Locale, rafforzeremo l’ufficio Sistema territoriale di sicurezza stradale, per dedicarlo principalmente al contrasto dell’abbandono di rifiuti». Per Monica Berna Nasca, assessore alla quotidianità, «l’abbandono avviene nottetempo in auto, o ad opera di persone che non differenziano e buttano piccoli sacchetti nei cestini vicini alla loro abitazione. Per cercare di evitarlo, stiamo cercando soluzioni originali coinvolgendo i cittadini e gli amministratori di condominio. In tanti cestini c’è l’abitudine di buttare la spazzatura domestica: talvolta i cestini pubblici sono più usati dei bidoni condominiali. Qualcuno che lo fa è stato individuato – ha aggiunto Berna Nasca – ma sappiamo che è una pratica costante per non tenere i rifiuti in casa fino al giorno del ritiro. Sensibilizzeremo gli amministratori di condominio perché chiedano ai propri condòmini di rispettare la raccolta differenziata. Del resto, dai miei incontri con i referenti del controllo di vicinato è emersa grande attenzione dei cittadini non solo per la sicurezza del quartiere dove abitano, ma anche per il decoro urbano».

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