LEGNANO – I Giovani della Lega di Legnano scendono in strada «a favore dei commercianti e del diritto di libera impresa». I militanti si sono ritrovati ieri pomeriggio, lunedì 26 ottobre, in corso Italia nei pressi del monumento dei caduti sul lavoro (nella foto) per protestare «contro l’abuso dello strumento normativo Dpcm da parte del premier Giuseppe Conte e contro le chiusure, totali o parziali, imposte ad alcuni esercenti di attività commerciali». Era presente la consigliere regionale Silvia Scurati. «Nella ferma convinzione – si legge in una nota diffusa oggi – che sia in corso una delle pandemie peggiori della storia moderna, siamo altresì convinti che il governo stia, ingiustamente, punendo chi, mediante investimenti privati, ha adattato la propria attività alla normativa previgente ed ora si ritrova costretto a dover cessare, forse per sempre, il proprio esercizio commerciale. Con estrema determinazione, quindi, diciamo no alla chiusura di bar, ristoranti, gelaterie, palestre, centri termali, cinema, teatri ecc. senza la previsione di concreti ristori ai gestori. E per ristori non intendiamo i fantomatici 209 miliardi di euro del Recovery Fund».
In città 24 ricoverati; 9 multe nei controlli della PL
Ad oggi, il totale dei casi Covid-19 di cittadini residenti a Legnano dall’inizio dell’epidemia è pari a 1.087, cioè 60 in più rispetto a due giorni fa. Da ieri a oggi la situazione si è evoluta in questa misura: i ricoverati sono passati da 20 a 24; i dimessi e al loro domicilio da 286 a 274; i contatti stretti rilevati da Ats da 167 a 159, quelli inseriti dai medici di medicina generale da 201 a 184. Nella settimana dal 19 al 25 ottobre i controlli della Polizia Locale volti a verificare il rispetto della quarantena e delle norme anti Covid sono stati 160. Nel fine settimana è stata controllata una trentina di attività: 5 le sanzioni elevate ad esercizi, 4 a cittadini.