In 5 positivi fra ospiti e personale dopo i tamponi alla Rsa Sant’Erasmo di Legnano

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LEGNANO – Tornano i contagi alla Rsa Sant’Erasmo di Legnano, che fu una delle più colpite – ma anche delle più trasparenti – nella prima ondata del coronavirus. Dopo la notizia della positività al tampone di un operatore impiegato part-time nella Rsa di Concorezzo dove è emerso un focolaio Covid, la casa di riposo legnanese ha voluto procedere con un nuovo piano di screening straordinario per tutta la Fondazione Sant’Erasmo. «In soli dieci giorni – spiegano alla Fondazione – abbiamo effettuato 105 tamponi su 115 ospiti totali e 82 tamponi sul personale; entro martedì 27 verrà completato lo screening plenario sugli ospiti mentre quello su tutti gli operatori verrà ultimato entro fine settimana. L’esito di questo screening ha portato alla luce, purtroppo, alcuni casi di positività: fra gli ospiti, 2 anziani, subito trasferiti in ospedale per precauzione e monitoraggio delle condizioni di salute; degli operatori, sono risultati positivi un’infermiera e due ausiliarie: tutte si trovano in isolamento domiciliare. Immediatamente abbiamo disposto misure straordinarie per il contenimento della potenziale diffusione del virus e ogni reparto è stato isolato. Confidiamo che il contact tracing, in combinazione con l’individuazione precoce dei casi e in sinergia con le altre misure straordinarie del protocollo, ci permettano di interrompere la catena di trasmissione del virus».

Brumana chiede «un piano straordinario» al Comune

Il consigliere comunale Franco Brumana (Movimento dei cittadini) ha presentato una interrogazione in cui lamenta «la mancata preparazione dell’Amministrazione comunale ad affrontare la pandemia» la scorsa primavera e invita l’attuale giunta a prendere immediati provvedimenti per non ripetere gli errori commessi nella prima ondata. In particolare, Brumana chiede un piano straordinario che affronti le seguenti questioni: il coordinamento e monitoraggio del sistema complessivo dei servizi sociali; l’assistenza domiciliare in sicurezza per gli operatori e per gli assistiti, anche con «un efficiente servizio di segreteria sociale telefonica per orientare e dare informazioni a chi ha difficoltà»; il monitoraggio costante della situazione nelle Rsa ad opera dei servizi sociali comunali; l’isolamento delle persone ancora contagiose dimesse dagli ospedali, anche con «eventuali misure estreme, quale la requisizione temporanea degli alberghi»; la collaborazione costante con l’Ats, a cui richiedere fra l’altro ispezioni nelle Rsa; esami periodici ai dipendenti comunali; il reperimento di risorse economiche straordinarie per assistere i bisognosi in difficoltà e per le spese connesse ai provvedimenti da adottare; l’istituzione di un fondo di mutua assistenza per raccogliere aiuti economici dei cittadini e «dare garanzia del loro buon impiego a favore dei bisognosi»; l’istituzione di un servizio di “telefono amico” attivo h 24 per l’assistenza psicologica e l’intensificazione di quello già in atto da parte del Centro Antiviolenza per prevenire le violenze domestiche; la riduzione «per quanto possibile» delle imposte comunali, delle tariffe e delle rette nel periodo di isolamento; infine, l’incremento del servizio educativo comunale aumentando le ore degli educatori per assicurare l’assistenza scolastica ai disabili, agli stranieri e agli alunni in difficoltà e il potenziamento delle linee di connessione delle scuole del primo ciclo, «che attualmente non risultano in grado di gestire la gran mole di dati trasmessa per l’attività didattica a distanza».

«Drastico aumento» dei contagi a Rescaldina

Dopo il confronto con i sindaci dell’Alto Milanese e alla luce dell’evoluzione della situazione nel comune, il sindaco di Rescaldina, Gilles Ielo, ha fornito i seguenti dati sui contagi dopo il «repentino e drastico aumento avvenuto negli ultimi giorni»: 56 casi di Covid, di cui solo 2 ricoverati; più di 150 “casi clinici” e “casi di contatto” inseriti dai medici di medicina generale, per i quali è obbligatorio l’isolamento fiduciario. «Questo aspetto – rimarca Ielo – determina un gravoso impegno per gli agenti della Polizia Locale che quotidianamente effettuano i controlli domiciliari. Il prossimo fine settimana resteranno aperti i cimiteri cittadini per la novena dei morti: confido nell’atteggiamento responsabile di tutti affinché non si creino situazioni di rischio e chiedo di soffermarsi solo il tempo necessario a far visita ai propri cari, senza creare assembramenti. Ricordo l’iniziativa #siamoconvoi promossa dalla Consulta Commercio, con i servizi di consegna a domicilio e asporto offerti dai commercianti dei negozi di vicinato del nostro paese. Resistono le scuole e, dopo le 2 di settimana scorsa, non abbiamo segnalazioni di nuove classi in quarantena».

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