MALPENSA – Se la brughiera non avesse ospitato quel primo volo 110 anni fa, oggi probabilmente non esisterebbe nemmeno l’aeroporto di Malpensa. Si sta parlando ovviamente del decollo del Ca1 avvenuto nelle campagne di Somma Lombardo il 27 maggio del 1910. «Oggi festeggiamo un anniversario importante per il nostro territorio, per la storia d’Italia e per l’aeronautica italiana», dice l’assessore alla Cultura di Gallarate Massimo Palazzi che, in un video, celebra e ricostruisce l’origine del mito.
L’origine del mito Caproni
Il 27 maggio di 110 anni fa nacque ufficialmente l’aviazione italiana. «L’ingegnere trentino Gianni Caproni realizzò il sogno di far volare una macchina volante, come si diceva allora, nella pianura di Malpensa», spiega Palazzi. Fu infatti il giorno in cui Gianni Caproni convinse il suo autista, Ugo Tabacchi, ad alzarsi in cielo con il rudimentale velivolo proprio dove oggi sorge l’aeroporto di Malpensa, dando così inizio alla storia aeronautica italiana. Con una struttura interamente in legno e un motore da 30 cavalli, il Ca1 decollò alla velocità di 40 chilometri orari. Rimase distrutto in fase di atterraggio a causa della pressoché nulla esperienza del collaboratore del progettista Caproni, pioniere dell’aviazione e fondatore dell’omonimo gruppo industriale.