Malpensa va sostenuta: sì del governo all’Odg di Bianchi (Lega). «Ora la ZES»

MALPENSA – Una Zona Economica Speciale per il rilancio di Malpensa: il governo accoglie l’Ordine del giorno dei deputati della Lega della provincia di Varese, a prima firma Matteo Bianchi, che sollecita il governo ad impegnarsi a sostegno dell’aeroporto messo in ginocchio dall’emergenza Covid-19. Il documento impegna l’esecutivo del premier Giuseppe Conte «ad adottare tempestivamente ogni utile iniziativa di propria competenza a supporto del sistema aeroportuale lombardo, ed in particolare delle imprese all’interno del sedime aeroportuale di Malpensa». Di «primi timidi segnali di attenzione» parla il deputato e segretario provinciale del Carroccio, che però ammonisce: «Ora atti concreti».

L’intervento a Montecitorio

Nel corso del dibattito sulla conversione in legge del Decreto Liquidità, il governo ha accolto l’Odg a prima firma Matteo Bianchi, sottoscritto dai colleghi deputati varesotti della Lega. «La situazione di grave incertezza che attanaglia il settore del trasporto aereo – sottolineano i leghisti – ha inevitabilmente colpito anche Malpensa, risorsa fondamentale per il territorio lombardo, con un impatto socio-economico diretto di 548 attività produttive ed un’occupazione che supera le 20,5 migliaia di unità lavorative ed un indotto di oltre 12,6mila posizioni di lavoro a fronte di 1,8 miliardi di euro di valore della produzione generata (dati 2018)». Nel suo intervento, Matteo Bianchi ha ricordato anche che «nel periodo di chiusura dell’aeroporto di Linate nell’estate del 2019, Milano Malpensa ha superato di gran lunga lo scalo di Fiumicino in termini di traffico, arrivando a 28mila voli al mese, dimostrando come il tessuto economico e sociale della Lombardia sia capace di attrarre, nonostante il cronico disimpegno di Alitalia dall’aeroporto della brughiera e la sua predilezione a favorire lo scalo capitolino». Una frecciata ad Alitalia, la ex compagnia di bandiera che il Decreto Rilancio foraggia con altri 3 miliardi di euro, che «avrebbe dovuto guardare agli scali come Malpensa dove il business si crea grazie alla vitalità imprenditoriale di un tessuto sano, senza gonfiare l’aeroporto di Roma per logiche che nulla hanno a che vedere con il buon governo di un’azienda e di un paese». E una in difesa della

«Regione con il più alto residuo fiscale verso lo Stato centrale: 54 miliardi l’anno. Sempre opportuno ricordarlo a chi in questi giorni parla a sproposito di Lombardia».

Le proposte della Lega

Tra le iniziative da mettere in campo per sostenere Malpensa, il deputato ed ex sindaco di Morazzone cita «la necessità di un’ulteriore crescita delle infrastrutture dell’aeroporto di Milano Malpensa, sfruttando anche l’occasione unica delle Olimpiadi invernali Milano-Cortina del 2026, così come era stato ben fatto per Expo 2015», ma anche la possibilità di «sfruttare» lo scalo della brughiera «in maniera molto più proficua, sgravando Milano Linate e di Bergamo Orio al Serio da un evidente sovraccarico», oltre a richiamare per l’ennesima volta la necessità di istituire «una Zona Economica Speciale nell’area di Malpensa, soprattutto come importante stimolo per l’insediamento di attività produttive o logistiche che utilizzano il Cargo aereo, nonché come strumento per incrementare di quote di traffico». Insomma, le idee ci sono, ora mancano solo la forza di imporle e lo spirito di squadra del territorio. «Speriamo – questa la chiosa di Matteo Bianchi – sia il primo segnale a cui seguiranno atti concreti di attenzione per il nostro aeroporto». Una sfida su cui la Lega è pronta a giocare da protagonista, come dimostra l’iniziativa dell’europarlamentare bustocca Isabella Tovaglieri che ha annunciato l’apertura di un tavolo di confronto con gli stakeholder del territorio.

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