Pro Patria e Adamo: lo “Speroni” un Museum a cielo aperto

BUSTO ARSIZIO – Non ci sono più parole per descrivere l’incredibile successo dell’iniziativa “100 figurine per entrare nella storia” ideata da un gruppo di amici – con in comune la passioni per i colori biancolù – per valorizzare il Pro Patria Museum proprio nell’anno del centenario. Ebbene attraverso una raccolta fondi che ha coinvolto trasversalmente l’intera città, dimostrando come Busto e i bustocchi non sia certo insensibili alla Pro Patria, gli organizzatori – in attesa di presentare l’atteso album di figurine – hanno nel frattempo portato a termine già diversi obiettivi, l’ultimo dei quali è davvero suggestivo e innovativo.

Allarme, teche, pannelli e… street art

Ma andiamo con ordine. Dopo l’impianto d’allarme, attivato per la prima gara casalinga della stagione contro il Matelica in Coppa Italia; dopo le teche e le vetrinette espositive, utili per mettere in luce i grandi cimeli della storia tigrotta; dopo i cinque pannelli didascalici, riportanti i cento anni di gloria inaugurati per l’esordio interno di campionato dei tigrotti contro il Monza di Galliani e Berlusconi, il Pro Patria Museum ha accolto un’opera di street art.

L’Adamo tigrotto e bustocco

Grazie ad un grande lavoro di squadra, cui hanno partecipato l’Amministrazione Comunale (l’Assessore Paola Magugliani), i 100 tifosi biancoblù che hanno aderito all’iniziativa e ovviamente gli artisti, il Pro Patria Museum – per non limitarsi ad un luogo esclusivamente rivolto al passato –  ha voluto darsi un tocco di contemporaneità, aprendo le porte ad un’opera di street art di livello internazionale, ma di matrice rigorosamente bustocca. Si perchè Riccardo Cavalleri e Gabriele Castellani, in arte gli Urban Solid, nel 2009 hanno spiccato il volo proprio da Busto Arsizio per colonizzare le capitali europee con le loro opere metropolitane sempre più di tendenze, come i caratteristici Adami con le immancabili foglie di fico. I due artisti hanno aderito all’iniziativa, dando forma ad un Adamo tigrotto.

Urban Solid

Un pezzo unico, che come tutte le opere, sta già facendo parlare di sé (e di Pro Patria), attirando consensi e perplessità, ma allargando soprattutto gli orizzonti geoculturali, con lo stadio ponte ideale tra passato e futuro, tra tradizione e modernità, tra vecchie e nuove generazioni, tra sport ed arte appunto. E sapere che gli Urban Solid, formatisi all’Accademia di Brera e conosciuti in tutta Europa per la loro Street Art in terza dimensione, abbiano scelto proprio la Pro Patria per la loro prima opera “calcistica” contribuisce a dare una visione internazionale.

Pro Patria Adamo Speroni Museum – MALPENSA 24