Pro Patria-Pro Sesto: 1-3. Tigrotti sconfitti fra le polemiche

Leonardo Stanzani, al settimo sigillo in campionato (foto Marco Giussani - Aurora Pro Patria) 1919)

BUSTO ARSIZIO – Passa la capolista, ma non mancano le polemiche. La rimaneggiata Pro Patria incappa nella terza sconfitta di fila, ma l’1-3 con cui la Pro Sesto sbanca lo “Speroni” di Busto Arsizio è macchiato dal contestatissimo (per non dire altro…) rigore – il secondo della domenica – assegnato ai milanesi dell’ex Andreoletti. Rigore concesso dall’arbitro di origini albanesi Sajmir Kumara della sezione di Verona proprio nel momento di maggior pressione dei tigrotti di Vargas, alla ricerca del meritato pareggio dopo lo 0-2 sestese del primo tempo (eurogol di Sala al 6’ e raddoppio di Corradi al 45′) e il gol di Stanzani al 57′.

Un episodio che, senza nulla togliere ai meriti degli ospiti – apparsi tosti, fisici, coriacei e in assoluta salute e convinzione – ha però finito per tarpare l’ottima ripresa della squadra bustocca (bella copia di quella opaca e senza misure vista nel primo tempo), innescando peraltro la reazione istintiva feroce del pubblico dello “Speroni”, davvero inviperito da prendersela anche con la panchina della Pro Sesto, tanto da richiedere un cordone di sicurezza da parte degli steward.

A 17 anni esatti da quell’indimenticabile Pro Patria-Genoa 4-3 (correva il 5 marzo del 2006) lo “Speroni” deve purtroppo incassare un dispiacere, ma la Pro Patria e il suo popolo – scagliatosi contro l’arbitro a suon di “venduto”, “ladri” e “rigore” – hanno dimostrato di essere ancora vivi.

Anche se ora, dopo l’ennesimo episodio arbitrale contrario, il terzo consecutivo (come le sonfitte della Pro), forse sarebbe il caso di iniziare a farsi sentire in Lega…

Le pagelle: Nicco ripresa super

Del Favero 6.5; Vaghi 5.5, Saporetti 5.5, Boffelli 5.5; Perotti 6 (27′ st Citterio sv), Nicco 7 (41′ st Piran sv), Fietta 6.5, Ferri 5 (1′ st Chakir 6.5), Ndrecka 6; Castelli 5 (1′ st Piu 6.5), Pitou 6.5 (1′ st Stanzani 6.5). Allenatore: Vargas 6

1° tempo: eurogol Sala, poi Corradi

Con otto giocatori ancora indisponibili (Brignoli, Ghioldi, Lombardoni, Parker, Rossi, Vezzoni e gli squalificati Bertoni e Molinari) lo smanicato Vargas recupera Ferri a centrocampo, proponendo Saporetti al centro della difesa, con Castelli e Pitou coppia d’attacco. Pronti e via la Pro di Busto reclama subito un rigore per un presunto tocco di mano in area sestese su spunto di Ferri, ma è la Pro di Sesto a portarsi in vantaggio: al 6′ il 2001 di scuola Milan (nativo proprio di Sesto San Giovanni) Alessandro Sala dai venti metri trova l’eurogol. Palla all’incrocio: è 0-1. La reazione dei tigrotti è immediata, ma 12′ Castelli di testa non inquadra lo specchio. Al 27′ Ferri di rimessa prova a interrompere una lunga fase di controllo milanese, ma il cross è non è all’altezza, così come la sanguinosa palla persa alla mezz’ora a centrocampo. Al 37′ un plateale fallo su Pitou viene bellamente ignorato dall’arbitro (e dal quarto uomo), scatenando la reazione di tutto il popolo dello Speroni, con Vargas ed Andreoletti che se ne dicono di santa ragione. Sarà pure una casualità, ma da quando Marani è diventato presidente di Lega la Pro Patria ha avuto arbitraggi unidirezionali. Al 44′ sugli sviluppi di una palla non respinta dalla difesa tigrotta, il rimpallo favorisce Sala che viene steso da Vaghi: è rigore. Dal dischetto, mentre lo speaker annuncia (poco sportivamente…) i due minuti di recupero, calcia il 33enne di Melzo Corradi: Del Favero intuisce, ma sulla corta respinta lo stesso Mattia Corradi ribadisce in rete lo 0-2.

2° tempo: Stanzani accorcia, l’arbitro la chiude

All’intervallo sullo 0-2, nella ripresa Vargas inserisce subito Piu, Chakir e Srtanzani (per Castelli, Pitou, Ferri), con l’attaccante friulano che al 2′ si coordina bene ma gira sopra la traversa. La Pro Patria – a trazione anteriore, con Nicco finalmente leader della manovra – cerca il gol per riaprire la partita, ma il 7′ su corner il colpo di testa di Chakir si stampa sul palo a Del Frate battuto. Il gol sembra nell’aria e arriva meritatamente al 12′, quando sullo scambio in velocità con Chackir, Leonardo Stanzani trova il sinistro (deviato) vincente dell’1-2. Per l’ex Bologna è il 7imo gol in campionato. Al quarto d’ora Del Favero tiene in vita la Pro respingendo il sinistro basso e angolato del neo entrato (ed ex) Capogna. La partita è intensissima: al 22′ su assist di Perotti la deviazione di Stanzani termina d’un niente sopra la traversa. Vargas inserisce anche Citterio (per uno stremato Perotti), ma è la Pro di Sesto a fare tris: Del Favero anticipa Wieser, ma l’arbitro l’arbitro Kumara di Verona Wieser assegna il rigore. Fra le proteste generali e i “venduto” del pubblico, al 31′ Mattia Corradi firma l’1-3. Che per l’arbitro non sia proprio giornata, lo si capisce anche al 43′ quando Del Frate in uscita alta perde la palla da solo, con Kumara che assegna però un inesistente fallo, mentre Chakir è pronto ad appoggiare in rete. Nell’overtime la Pro Sesto sfiora anche il poker con Radaelli, negato dal palo. Al triplice fischio finale è 1-3, con Turotti che ”scorta” l’arbitro fino negli spogliatoi.

In & out: Meazza, Kubala e lo scudetto

In una settimana ricchissima di IN, dai 104 anni della Pro Patria, al bavaglino “Tigrotti si nasce” per i neonati del reparto di Pediatria di Busto, passando per l’album delle figurine biancoblù, per gli 89 anni del grande Carletto Regalia (auguri) e per le 100 partite del nostro pupillo Fietta (fieri di aver caldeggiato il suo rinnovo in tempi non sospetti), c’è stato un post passato forse sotto traccia. Ma che dimostra – se mai ce ne fosse bisogno – la grandezza, la maestosità e la magnificenza della storia della Pro Patria. Quello di Federico Jaselli Meazza che, sull’aggiornatissima pagina facebook di bustocco.it, ha ringraziato i tifosi biancoblù per il ricordo del nonno, il Sciur Peppin, in arte Giuseppe Meazza, allenatore dei tigrotti nel 1949/50: la stagione per intenderci del sogno negato Kubala, con cui la Pro di Peppino Cerana avrebbe potuto vincere lo scudetto. Un veto federale (OUT) che avrebbe potuto ulteriormente impreziosire la storia della Pro, portando il tricolore a Busto, dove oggi si fatica persino a fare un campo in sintetico (ci riuscirà l’Ardor a Santa Croce), dove è sparito il parcheggio stadio, dove le giovanili tigrotte devono mendicare ospitalità fuori città. Eppure Busto è Città Europea dello Sport 2023…

Il tabellino

Pro Patria-Pro Sesto: 1-3 (0-2)

Marcatori: Sala (PS) al 6’pt, Corradi (PS) al 45’pt, Stanzani (PP) al 12’st, Corradi (PS) su rigore al 31’st

PRO PATRIA 1919 (3-5-2): 1 Del Favero; 2 Vaghi, 4 Saporetti, 13 Boffelli; 21 Perotti (27′ 17 Citterio), 10 Nicco (41′ s.t. 18 Piran), 16 Fietta, 25 Ferri (1′ s.t. 26 Chakir), 3 Ndrecka; 32 Pitou (1′ s.t. 7 Stanzani), 30 Castelli (1′ s.t. 27 Piu). A disposizione: 12 Mangano, 6 Sportelli, 20 Gavioli. All. Vargas.

PRO SESTO (3-3-3): 1 Del Frate; 30 Toninelli, 13 Marsupio, 33 Moretti; 11 Capelli, 4 Gattoni (11′ s.t. 5 Marchesi), 29 Corradi, 3 Maurizii (34′ s.t. 17 Radaelli); 27 Gerbi (11′ s.t. 20 Capogna), 7 Sala (27′ s.t. 8 Wieser), 18 Sgarbi (34′ s.t. 21 Bianco). A disposizione: 12 Santarelli, 22 Botti, 2 Ferrero, 10 D’Amico, 23 Giubilato, 25 Boscolo, 28 Suagher. All. Andreoletti.

ARBITRO: Sajmir Kumara di Verona (Stefano Franco della Sezione di Padova e Davide Santarossa della Sezione di Pordenone. Quarto Ufficiale Benito Saccà della Sezione di Messina).

NOTE – Note: Giornata mite e soleggiata. Terreno di gioco in buone condizioni Angoli: 4 – 3. Recupero: 2′ p.t. – 5′ s.t. Ammoniti: Fietta, Castelli, Saporetti (PPA); Sala, Bianco (PRS).

Next match: a Trieste

Busto-Trieste, Trieste-Busto. Storia di un gemellaggio di lunga data che domenica 12 marzo (ore 14.30) vedrà la Pro Patria di scena nella splendida cornice del “Nereo Rocco”, in assoluto lo stadio più bello delle categoria e non solo (altro che “Gavagnin-Nocini” di Verona…). Per l’occasione il Centro Coordinamento Tifosi organizzerà il consueto servizio trasporto (per info e adesioni 3470930411).

Pro Patria Pro Sesto MALPENSA 24