Protesta dei Do.Ra. per l’azzatese onoraria Liliana Segre. Comune blindato

AZZATE – “Segre per Azzate? Fumo negli occhi” e “Cittadinanza onoraria per Amed Tamimi”. Due striscioni srotolati nel cortile del Comune e fumogeni ad “incendiare” la facciata di Villa Benizzi Castellani. Giù nel cortile un manipolo di Do.Ra.; su nella sala consiglio l’assise civica riunita per votare e conferire la cittadinanza onoraria a Lilliana Segre. Tutto è accaduto nella sera di oggi, giovedì 23 marzo.

Liliana Segre l’azzatese

Zero tensione, ma un buon numero di forze dell’ordine presenti. Polizia, Carabinieri e polizia locale. La protesta dei Do.Ra. era annunciata e non si è fatta attendere. Organizzata per manifestare dissenso nei confronti della decisione dell’amministrazione di accogliere tra gli azzatesi, seppur con il titolo di cittadina onoraria Lilliana Segre e per chiedere di conferire il medesimo riconoscimento all’attivista palestinese nota per aver difeso la sua casa dai soldati israeliani e per essere arrestata il 19 dicembre 2017 dopo aver reagito alle intimidazioni da parte di due militari.

Il blitz del gruppo di estrema destra che ha messo radici in paese si è poi concluso in via Piave dove i Dodici Raggi hanno appeso i due striscioni alle reti metalliche da cantiere ormai diventate la bacheca dei Do.Ra.