Provincia: c’è il bilancio. La maggioranza però non gradisce il metodo Antonelli

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VARESE – Per vie brevi. In perfetto stile Antonelli. E non importa se la sua maggioranza in Provincia mugugna per via del fatto che il bilancio di previsione arriva sulle scrivanie dei consiglieri già firmato e praticamente blindato. Al punto che la maggioranza di fatto si deve solo prendere atto senza poter avanzare proposte di qualche modifica. Quel che conta, più dei malumori, più del fatto che qualcosa, magari, si poteva modificare per differenziarlo sostanzialmente dai bilanci di chi ha preceduto questa amministrazione e più ancora dell’iter seguito, è che i conti sono ora chiusi. E così il documento finanziario di previsione dell’ente, ovvero la leva che dovrebbe sbloccare lo stallo che a Villa Recalcati dura da mesi, ora è pronto per approdare in consiglio (a fine mese) e poi nell’assemblea dei sindaci. Con una coda di mal di pancia. Non tanto sui contenuti, bensì sul metodo.

Già, perché in via ufficiale stanno tutti allineati. E sotto coperta. Poiché questo è l’ordine impartito da chi “guida”. Però non tutto rimane sigillato nelle stanze di Villa Recalcati. Qualcosa sfugge: una mezza parola e qualche considerazione, che portano a galla quanto l’iter di approvazione del bilancio seguito da Antonelli abbia sorpreso e creato più di un malumore. Pare, infatti, che la condivisione definitiva dei contenuti sia avvenuta solo dopo la firma del presidente sul documento. Ovvero quando i consiglieri di maggioranza, anche volendo, non avrebbero potuto più fare nulla. Certo quanto contenuto nel documento finanziario è frutto di un lavoro condiviso. E nessuno lo nega. Ognuno aveva una bozza e su quella sono state suggerite modifiche. L’eventuale ultima revisione però non c’è stata. Tanto che c’è chi afferma che questa condivisione non c’è stata fino in fondo. E la cosa è saltata fuori: “Stiamo parlando di qualcosa di importante – ha fatto presente qualcuno – e a non funzionare è il metodo utilizzato”.

Certo non mancano le “attenuanti” rispetto ai modi spicci intrapresi da Antonelli. L’obiettivo fissato era quello di chiudere il prima possibile. Tante situazioni, infatti, sono bloccate da tempo e in attesa del bilancio. Una su tutte, ad esempio, quella delle figure dirigenziali. In Provincia al momento c’è un unico dirigente, sul quale gravano tutti i settori dell’ente. E sarà l’approvazione del bilancio a sbloccare questa partita: sono tre i dirigenti previsti per altrettanti settori: finanziario, tecnico e amministrativo.

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