Provincia, si vota per il presidente. La proclamazione nella notte di Halloween

Provincia presidente sondaggio

Stop al sondaggio di Malpensa24 alle 17 di oggi, martedì 30 ottobre. In 3270 hanno partecipato alla consultazione online, il cui valore è puramente indicativo, per scegliere il presidente della Provincia tra i due candidati in corsa: Emanuele Antonelli (centrodestra) e Stefano Bellaria (centrosinistra). I numeri del “pallottoliere digitale” premiano di un soffio Antonelli, sindaco di Busto Arsizio, con 1652 click a suo favore (50,52 %) contro i 1618 (49,48 per cento) di Bellaria, primo cittadino di Somma Lombardo. Insomma, una significativa parità, o quasi. Poco più di un gioco, il nostro, senza la pretesa di assegnare al risultato sostanza politica né il peso reale di un sondaggio con caratteristiche scientifiche.

Urne aperte fino alle 23

Ora però si fa sul serio: dalle 8 alle 23 di mercoledì 31 ottobre andranno alle urne gli elettori titolati ad eleggere il successore di Gunnar Vincenzi a capo di Villa Recalcati e i 48 consiglieri provinciali che lo affiancheranno. Sono i sindaci e i consiglieri municipali dei 139 Comuni del Varesotto. Tocca a loro, sulla base della legge Delrio per il riordino delle Province, definire il governo provinciale per i prossimi due anni, con l’anomalia che il presidente può invece restare in carica per quattro anni. Un pasticcio normativo attorno al quale si è spesso disquisito e che si spera possa essere sanato dall’attuale esecutivo di Palazzo Chigi con il ritorno al suffragio universale, cioè la restituzione del voto ai cittadini, e il pieno recupero delle funzioni, dei compiti e delle risorse per le stesse Province. Uno scenario complicato dall’esito del referendum costituzionale che, tutti ricorderanno, ha evitato che la Province sbaraccassero come nelle intenzioni del governo Renzi.

Incertezza sull’esito

La consultazione ufficiale, quella vera, è in verità segnata dall’incertezza sull’esito conclusivo, come suggerisce il nostro sondaggio. Due i candidati, tre le liste a loro sostegno, due per Antonelli (Lega e Polo civico delle libertà), una per Bellaria (Civici e democratici). Un confronto che si annuncia serrato, sul filo dell’ultimo consenso, benché la conta dei voti ponderati propenderebbe per Antonelli e il centrodestra. In altre parole, il consenso dei singoli consiglieri elettori vale di più o di meno in ragione degli abitanti del Comune che rappresentano. Un modello di consultazione singolare, che espone ai trappoloni e ai tradimenti anche in virtù del voto disgiunto: una scheda per eleggere il presidente, un’altra per il consiglio. Così che la mappa politica della Provincia possa addirittura sparigliare: presidente di uno schieramento, maggioranza consigliare di un altro.

Il rischio “anatra zoppa”

Insomma, la classica “anatra zoppa” come definirebbero un simile quadro di riferimento negli Stati Uniti. Sarà così? Se così fosse risulterebbe ancora più disagevole gestire l’ente di Villa Recalcati, benché si sia tentato in fase di formazione delle liste di trovare sbocco a una cosiddetta grande coalizione che, al di là delle appartenenze, affrontasse i problemi concreti. Ci avevano provato i civici a proporre una simile soluzione. Ma non hanno avuto successo. Eppure, proprio la componente civica, cioè coloro che non sono espressione di un partito tradizionale, potrebbe fare la differenza. Tant’è vero che la parola “civici” compare nei simboli sia di centrosinistra sia di centrodestra. E non a caso.
Ad offrire un alone di mistero all’esito della consultazione interviene poi la data del 31 ottobre: il nuovo presidente e il nuovo consiglio saranno resi noti nella notte di Halloween. Particolare ininfluente sul risultato, quanto evocativo di un impegno amministrativo che riguarda, salvo interventi risolutivi in futuro, un ente oggi simile a un “morto vivente”. Altro che dolcetto o scherzetto.

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