Giardino Carolina, ritrovare casa alla Provvidenza con gli animali da compagnia

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BUSTO ARSIZIO – L’importanza terapeutica dello stabilire una relazione con un animale non è un segreto per la Provvidenza, casa di riposo di Busto Arsizio. Oggi, martedì 4 settembre, i vertici dell’istituto hanno tenuto un incontro con la stampa per ricordare la storica collaborazione a riguardo con Carolina, ente di cui a luglio è avvenuta la trasformazione da delegazione ad associazione autonoma.

Uno spazio dedicato

Con il presidente Ambrogio Gobbi, il vicepresidente Romeo Mazzucchelli, il direttore Luca Trama, Enza Cardinale, presidente di Carolina, Alessandro Albani, consigliere comunale della Lega e le dottoresse Elena Cassani e Sabrina Pizzoni si è ripercorsa la storia dell’organizzazione che ha a Busto la sua sede centrale e vanta ormai quasi sei anni di collaborazione con la Provvidenza. Da quando, prendendo spunto dal desiderio di una signora di rivedere il proprio cane, un’area caduta un po’ in disuso è stata riabilitata diventando un giardino attrezzato. Da lì sono arrivati ulteriori spazi comuni dedicati, un veterinario e uno psicologo. Diventando così, nelle parole del presidente Gobbi, «un progetto a cui la Provvidenza ha creduto così tanto da formare due operatori specializzati con rispettivi cani, di cui uno è sempre presente». Nell’istituto si riserva quindi grande attenzione tanto a pet therapy che agli animali da affezione, riguardo a cui Regione Lombardia dà facoltà agli istituti di introdurne anche in ambienti non dedicati, come ad esempio nei casi di persone che non sono in grado di muoversi.

Un pezzo di casa che ritorna

Alessandro Albani ha lodato la lungimiranza della struttura e la sua apertura a trecentosessanta gradi, ricordando quanto sia importante la presenza degli animali: «È un beneficio per l’essere umano. Già trattare bene un animale, viverci una relazione è terapeutico, così come lo è per un familiare poter accedere alle strutture in sua compagnia. Questo è un servizio che viene donato alla città, è come sentirsi parte di una grande famiglia». A riguardo Enza Cardinale, presidente di Carolina, nel raccontare dei vari esemplari della “scuderia”, ha sottolineato: «È un pezzo di casa che ritorna». Dopo che la dottoressa Pizzoni ha rilevato gli effetti benefici delle terapie praticate, la dottoressa Cassani ha ricordato come la Provvidenza si sia allineata alla visione della riabilitazione geriatrica: «È quella della relazione. La cura passa attraverso il rapporto interpersonale, noi cerchiamo di promuovere la cultura della comunicazione». Con sempre in mente la direzione indicata dal presidente Gobbi: «L’obiettivo è il miglioramento».

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