Quercia secolare abbattuta. L’ira di Zaupa contro la Fondazione Maurizi di Cassano

CASSANO MAGNAGO – Massimo Zaupa era insolitamente in silenzio, ieri sera 6 agosto, in consiglio comunale. E’ stato il suo modo per protestare contro l’abbattimento della quercia secolare in via Trento e contro il privato che ha dato il via libera alla sparizione di un simbolo della città.

Occhi puntati sulla Fondazione Maurizi

Il consigliere di maggioranza ha puntato il dito contro «la Fondazione Maurizi che, con l’abbattimento di una quercia secolare, ha tolto un bene prezioso per Cassano e i cassanesi». Lo ha detto a inizio seduta, durante le comunicazioni, prima di tacere per le tre ore successive di dibattito. Zaupa non ha risparmiato critiche anche all’interno del Comune e ha invitato pubblicamente l’assessore Osvaldo Coghi (ieri assente) a vigilare maggiormente sul patrimonio ambientale della città affinché non si ripeta quanto accaduto in via Trento: «Un monito agli uffici e all’assessore di competenza affinché vigilino maggiormente sui beni pregiati siti in città».

Chiedo scusa a sorella quercia

Citando il Laudato Sii di San Francesco, Zaupa ha chiesto scusa «a sorella quercia che da qualche centinaio di anni ci osservava». E ha concluso: «Nella misura in cui tutti noi causiamo piccoli danni ecologici siamo chiamati a riconoscere il nostro apporto piccolo o grande allo stravolgimento e alla distruzione dell’ambiente. Ciò vuol dire distruggere la diversità biologica creata da Dio».

Quercia abbattuta cassano – MALPENSA24