Rapina in tabaccheria a Olgiate, il padre racconta: «Mio figlio ha rischiato la vita»

Olgiate rapina tabaccheria proiettili

OLGIATE OLONA – «Mio figlio ha rischiato davvero la vita. Adesso come adesso l’unico cosa che avrei voglia di fare è dare fuoco all’attività. Basta. Andare avanti è sempre più difficile». I quattro colpi di pistola esplosi dal rapinatore hanno lasciato il segno sulla porta d’ingresso, ma anche nel morale di Roberto Saibene, il padre che, insieme al figlio Simone, gestisce dal 2006 la tabaccheria di via Piave che ieri, mercoledì 19 dicembre, è stata rapinata, poco prima dell’ora di cena.

E’ rimasta la paura

Simone ieri era dietro al bancone della tabaccheria e ricevitoria nel momento in cui, pistola spianata, è entrato il rapinatore. Il giovane sta fisicamente bene. Della rapina subita ieri gli è rimasta una bruciatura sulla gamba, forse causata da uno dei quattro colpi esplosi dal rapinatore. Anche se la paura per gli attimi di terrore vissuti non è passata del tutto. A mandare avanti l’attività c’è il padre Roberto, che racconta i minuti terribili vissuti dal figlio «che – dice – questa mattina è già passato qui. Lo shock è superato, ma non la paura».

Olgiate rapina tabaccheria proiettili

La testimonianza del padre

«Erano da poco passate le 18 quando si è aperta la porta ed è entrato un uomo con in testa il caso e in mano una pistola. Ha fatto sdraiare mio figlio per terra dietro al bancone e ha chiesto dove fossero i soldi. Ha aperto i cassetti, arraffato l’incasso di giornata e tutti i gratta e vinci. Poi è fuggito».

Simone però ha avuto una reazione istintiva, l’ha inseguito ed è riuscito a strappargli dalle mani il sacchetto della refurtiva, rifugiandosi di nuovo all’interno della tabaccheria. Il bandito a quel punto è tornato sui suoi passi per rientrare nel negozio. Il giovane tabaccaio, dall’interno ha cercato di tenere chiusa la porta ed a quel punto che il rapinatore ha fatto fuoco attraverso i vetri d’ingresso. «Per fortuna che Simone si è messo di lato – racconta il padre – altrimenti non so come sarebbe andata a finire. Ma se si osservano i fori si può notare che i colpi hanno bucato il vetro in diagonale. Insomma quello mirava proprio verso Simone». Sta di fatto che Simone cede, il rapinatore riesce a tornare in possesso della refurtiva, esce, di nuovo con la pistola spianata contro due ignari passanti, sale in moto e si dilegua.

Due furti e tre rapine

I Saibene gestiscono la tabaccheria dal 2006 e in questi anni hanno subito 2 furti, «quando eravamo appena arrivati, ma poi ci siamo attrezzati per impedire gli scassi» e tre rapine. Le prime due, dietro al bancone c’era il papà Roberto, che ricorda: «Una addirittura in pieno giorno. E’ accaduta prima di mezzogiorno. C’era anche una cliente in negozio. Il rapinatore le ha detto di uscire subito, lei ha eseguito, ma una volta fuori non ha nemmeno chiamo le forze dell’ordine». Cosa che non è accaduta ieri sera, quando alcuni vicini, dopo aver sentito i colpi di pistola hanno subito dato l’allarme e chiamato i carabinieri. Che sono arrivati immediatamente sul posto e che ora stanno dando la caccia al rapinatore.

olgiate rapina tabaccheria vita – MALPENSA24