RESCALDINA – Sono stati posizionati sul territorio di Rescaldina per contribuire a una differenziazione sempre più corretta dei rifiuti. Si tratta di 3 contenitori stradali (come quello nella foto) che Aemme Linea Ambiente, dal 1° dicembre nuovo gestore del servizio d’igiene urbana del Comune, ha installato per evitare che l’olio da cucina usato inquini l’ambiente. L’abitudine di smaltirlo correttamente non è molto radicata: la pratica più diffusa è buttarlo nello scarico del lavandino, magari nella convinzione che sia naturale e quindi biodegradabile. Ma non è così: basta versare dell’olio in un contenitore pieno d’acqua per rendersi conto che non si scioglie, ma si separa restando in superficie.
Se buttato nel lavandino o nel WC, poi, l’olio può causare problemi sia alle tubature di casa, con incrostazioni e intasamenti, sia alla rete fognaria e agli impianti di depurazione delle acque. Senza contare che la dispersione dell’olio vegetale impedisce di recuperare una materia prima importante che può essere reimpiegata nella produzione di lubrificanti vegetali per macchine agricole, lubrificanti eco-friendly per automobili, glicerina per la saponificazione e biodiesel.
Da inquinante a risorsa
Per smaltirlo correttamente la procedura è semplice: l’olio utilizzato per le fritture o contenuto nei barattoli delle conserve va versato in recipienti o bottiglie di plastica che, ben chiuse, devono essere depositate all’interno dei contenitori posti nel parcheggio di via XXV Aprile, in piazzale Donatori del Sangue e tra piazza mercato e via Bixio. Il personale di Ala provvederà a svuotarli con regolarità. Per ragioni di sicurezza i contenitori non raccolgono l’olio sfuso.
Anche il centro di raccolta di via Melzi dispone di uno spazio dedicato al conferimento dell’olio vegetale esausto. A fronte di questi servizi, pertanto, non ci sono più motivi validi per smaltirlo in modo improprio.
Rifiuti e pulizia, Rescaldina volta pagina e si affida ad Aemme Linea Ambiente