Riapre in tempo record la piscina di Jerago con Aquamore: in vasca a San Valentino

JERAGO CON ORAGO – Una nuova storia d'(Aqu)amore per la “Palestra in Acqua Cele Daccò”, la piscina di Jerago, che riaprirà al pubblico proprio il giorno di San Valentino, lunedì 14 febbraio. Ovvero a un mese esatto dall’affidamento della gestione alla società Aqua13 SSD, l’operatore del gruppo P&G che fa capo a Piscine Castiglione che con il marchio Aquamore è subentrato alla fallita Gestisport.

A tempo di record

Così come lunedì 7 febbraio, data della riapertura della reception per le iscrizioni ai corsi e la sottoscrizione degli abbonamenti, cadrà ad un mese esatto dal giorno della chiusura dell’impianto, il 7 gennaio, quando il Tribunale di Monza Brianza ha accolto l’istanza del curatore fallimentare di Gestisport che ha deciso di gettare la spugna rispetto al periodo di transizione verso le nuove gestioni. «E il personale ex Gestisport verrà in gran parte confermato» annuncia il sindaco di Jerago con Orago Emilio Aliverti.

Il nuovo gestore

Il sindaco Emilio Aliverti con Matteo Melzi di P&G

Tutto è bene quel che finisce bene. Il 14 febbraio l’impianto sportivo di via Onetto, costruito grazie alla donazione modale da quasi 4 milioni di euro ella Fondazione Aldo e Cele Daccò per il Progresso, tornerà ad aprire le porte della piscina e della palestra. Con la nuova gestione Aquamore, operatore che con Jerago arriva ad avere in carico 7 centri nel Nord Italia, tra cui il “gioiello” del Bocconi Sport Center di Milano, e chi mira a gestire 12 impianti entro la fine del 2023.

I protagonisti

«Diamo merito ad Aquamore per la ripartenza in tempi così stretti, ma un ringraziamento va anche, da un lato, all’assessore Giorgio Ginelli e al dirigente dell’ufficio tecnico Marco Cassinelli, e dall’altro a Lorenzo Paffi di Myrtha Pools e a Matteo Melzi di Aqua13 che hanno gettato il cuore oltre l’ostacolo fin dall’Epifania – le parole del sindaco Emilio Aliverti – qualche pensiero negativo sotto le feste l’abbiamo avuto, ma abbiamo anche fin da subito mandato all’esterno segnali di coraggio, per il fatto che l’amministrazione e una società seria stavano affrontando la situazione».

«Non sarà un percorso di breve periodo

«Fondamentale per avviare questa operazione è stato il fatto di trovarci di fronte ad una struttura nuova e all’avanguardia dal punto di vista dell’efficientamento energetico – rivela Matteo Melzi per il gruppo P&G – come gruppo cerchiamo sempre di lavorare per impianti nuovi o significativamente riqualificati per operazioni che hanno una durata gestionale di lungo periodo. Queste tempistiche sono un “unicum”, noi ci siamo prodigati per dare continuità al servizio ed evitare una chiusura di mesi che renderebbe complicatissima la ripartenza».

Promozioni per gli abbonati Gestisport

La continuità sarà sia nei servizi, che non verranno stravolti a stagione in corso, sia soprattutto a livello di personale coinvolto, con la stragrande maggioranza» dei collaboratori ex Gestisport che torneranno ad operare per Aquamore, «un segnale importante e di fiducia», lo definisce Melzi. Agli abbonati e alla clientela della precedente gestione verranno proposte una serie di promozioni per incentivare il ritorno: un mese di abbonamento omaggio sulle tessere trimestrali e due mesi omaggio su quelle annuali, e riduzione del 50% sulla tessera di iscrizione ai corsi di nuoto. «Non possiamo sostituirci al fallimento – ammette il rappresentante di Aquamore – ma crediamo possa essere un segnale positivo per ripartire».

L’appello dei sindaci a Draghi e Fontana

Per recuperare i soldi già versati a Gestisport, infatti, i vecchi abbonati dovranno rivolgersi al curatore per insinuarsi nel fallimento, con le procedure previste per legge. Ma i sindaci degli impianti gestiti dalla società fallita, tra cui Aliverti, nei giorni scorsi hanno scritto al premier Mario Draghi, alla sua sottosegretaria allo sport Valentina Vezzali, al presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana e al suo sottosegretario allo sport Antonio Rossi per chiedere «un intervento di sostegno per le famiglie rimaste con gli abbonamenti pagati ma inutilizzabili e per un settore che, tra i lockdown e il caro energia, vive momenti di difficoltà».

Il valore sociale della piscina

«Non sono solo imprese ma un patrimonio pubblico e di socialità da tutelare. Per noi la piscina è un luogo di grande valore anche dal punto di vista sociale. Speculare su questa realtà, sostenendo che il Comune chiederebbe troppo poco per il canone di concessione – il messaggio del sindaco Emilio Aliverti è rivolto ad un volantino del gruppo di opposizione Gente di Jerago con Orago uscito in questi giorni – mi sembra una follia e una totale incoerenza, indice di idee confuse».

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