Crac Gestisport, Piscina di Jerago chiusa. Per poco: «Già pronto il nuovo gestore»

JERAGO CON ORAGO – La piscina di Jerago è formalmente chiusa da mezzogiorno di oggi, 7 gennaio, in seguito al fallimento di Gestisport, la società specializzata nel settore che ha gettato la spugna in seguito alla crisi finanziaria causata dai lockdown. Il curatore fallimentare nominato dal Tribunale di Milano ha infatti chiesto l’immediata cessazione dell’esercizio provvisorio di tre mesi che era stato concesso dal giudice per agevolare la transizione degli impianti verso nuove forme di gestione. Ma a Jerago il passaggio si annuncia rapido: «Il nuovo gestore è già stato individuato e a breve definirà tempi e modi della ripresa dell’operatività dell’impianto» annuncia il sindaco di Jerago con Orago Emilio Aliverti in un comunicato diffuso esattamente a mezzogiorno di oggi, 7 gennaio. «Lo incontreremo a inizio settimana prossima. Puntiamo a tutelare l’utenza e i collaboratori».

«Già pronto il nuovo gestore»

«In seguito alla richiesta di cessazione dell’esercizio provvisorio della società Gestisport in fallimento da parte del Curatore Fallimentare al Tribunale di Milano, l’amministrazione comunale di Jerago con Orago rende noto che, dopo la restituzione dell’impianto, verrà comunicato ufficialmente il nominativo del nuovo gestore, già individuato – si legge nella nota del Comune di Jerago con Orago – tale rapido avvicendamento è reso possibile dal contratto di concessione in essere, ai sensi dell’articolo 48 comma 18 del D. Lgs 50/2016, che permetterà la ripresa celere dell’attività dell’impianto, la salvaguardia dei livelli occupazionali e la conseguente erogazione dei servizi previsti alla numerosa utenza di una delle strutture più moderne e tecnologicamente all’avanguardia del territorio. Nei primi giorni della prossima settimana, l’amministrazione comunale incontrerà i rappresentanti della nuova società di gestione, per definire tempi e modi della ripresa dell’operatività. I dettagli di quanto stabilito saranno tempestivamente comunicati».

La transizione

A Villa Cova il sindaco Emilio Aliverti e l’assessore ai lavori pubblici Giorgio Ginelli lasciano trasparire grande tranquillità e fiducia in un rapido esito della transizione verso il nuovo gestore. L’asso nella manica dell’amministrazione di Jerago con Orago, rispetto ad altre realtà analoghe (in zona c’è anche il caso di Gorla Minore), è il contratto di concessione dell’impianto, denominato “Palestra in acqua Cele Daccò”, realizzato grazie alla generosità (circa 4 milioni di euro di donazione modale) della Fondazione Aldo e Cele Daccò per il Progresso: firmato non direttamente con la Gestisport, ora fallita, ma con l’associazione temporanea di imprese che aveva costruito la piscina, di cui fa parte il colosso Piscine Castiglione, la società mantovana leader mondiale nel settore, che fornisce gli impianti natatori per le massime competizioni internazionali della disciplina.

La vicenda

Gestisport è entrata in crisi dopo i due anni di lockdown. Prima di Natale il tribunale aveva concesso al curatore fallimentare un esercizio provvisorio di tre mesi per agevolare la transizione verso le nuove gestioni degli impianti natatori in carico a Gestisport, poi però il curatore ha fatto quasi subito marcia indietro in quanto ha ritenuto insostenibile, dal punto di vista organizzativo, la continuità temporanea della gestione. Così è stata formalizzata la richiesta di cessazione e di fallimento immediato della Gestisport. Da oggi, 7 gennaio, gli impianti sono chiusi e a Jerago è stata già concordata la riconsegna delle chiavi della piscina. Ma la transizione non verrà gestita dal Comune, bensì direttamente dal concessionario, che sostituirà direttamente il gestore senza dover passare per un bando di gara o una manifestazione d’interesse. «Dal punto di vista burocratico il Comune deve solo prendere atto della scelta del nuovo gestore – sottolineano Aliverti e Ginelli – vista la levatura delle società concessionarie, non abbiamo alcun timore sul fatto che la nuova società di gestione che ci verrà proposta sarà seria. Oltretutto riceverà un impianto che non è gravato da mutui e che, essendo quasi nuovo e dotato di tecnologie di ultima generazione, ha costi di gestione assolutamente sostenibili. Come amministrazione chiederemo alla nuova società di tutelare i collaboratori ex Gestisport e l’indotto (il gestore del bar, ndr) oltre all’utenza per quanto riguarda la continuità degli abbonamenti in essere».

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