La scomparsa di Cele Daccò, benefattrice di Jerago con Orago. Aveva 102 anni

JERAGO CON ORAGO – È morta questa mattina, 3 agosto, all’età di 102 anni Cele Daccò, la benefattrice del comune di Jerago con Orago che con le sue donazioni milionarie ha “regalato” alla comunità la nuova piscina al parco Onetto e il poliambulatorio medico nell’ex centro Madonnina di via Moncucco. Nata il 27 maggio 1919, Celestina Pasquali, detta Cele, è vedova dal 1975 dell’industriale Aldo Daccò, ex patron della “Liasa” di Orago. È spirata nella sua casa di Montagnola, a Lugano, dove viveva già con il marito. Al 2011, dieci anni fa, risale la prima delle tre generose donazioni destinate al comune di Jerago con Orago attraverso la Fondazione Aldo e Cele Daccò per il Progresso.

Il ricordo

«Grazie Cele Daccò – il saluto affettuoso del sindaco di Jerago con Orago Emilio Aliverti – con riconoscenza da tutta la nostra comunità a cui hai tanto voluto bene». E il suo predecessore, e attuale assessore, Giorgio Ginelli, che aveva inaugurato in fascia tricolore le due grandi opere finanziate con le donazioni della Fondazione Aldo e Cele Daccò per il Progresso, propone per omaggiare Cele «l’intitolazione della nuova sala polivalente» che verrà realizzata grazie al suo ultimo atto di generosità verso la comunità di Jerago con Orago. «Ha lasciato un segno e la onoreremo in ogni modo – afferma Ginelli – soprattutto all’epoca del patto di stabilità, quando le uniche opere pubbliche che si potevano realizzare erano quelle in collaborazione con i privati. Fu prezioso trovare un mecenate disponibile a investire su un piccolo comune come Jerago con Orago e la nostra gratitudine non finirà mai».

La generosità di Cele

La generosità di Cele Daccò aveva permesso, con la prima donazione da un milione di euro, di ristrutturare il Centro Madonnina, l’ex distretto sanitario di Orago, trasformandolo in un poliambulatorio medico (inaugurato nel 2013). Poi aveva concretizzato il sogno, costato quasi quattro milioni di euro, della nuova piscina, ribattezzata “Palestra in acqua Aldo e Cele Daccò”. Infine l’ultima donazione, risalente al 2019: ancora un milione di euro per realizzare l’allargamento del ponte sulla ferrovia, la riqualificazione del viale Rejna e l’ampliamento della sala civica di piazza don Luigi Mauri. Che a questo punto diventerà la “Sala Polivalente Cele Daccò”. Anche in Svizzera la signora è riconosciuta come una «illuminata mecenate» (così titolò il Corriere del Ticino due anni fa in occasione del centenario di Cele): a lei si deve il sostegno finanziario decisivo per la nascita della Facoltà di Teologia di Lugano e dell’Università della Svizzera Italiana, tanto che era in prima fila nell’aula magna quando il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano fu accolto in visita istituzionale nell’aula magna dell’ateneo luganese.

Il post del sindaco

Il sindaco Emilio Aliverti ha annunciato ai cittadini di Jerago con Orago con un post su Facebook la scomparsa della benefattrice Cele Daccò, che era stata festeggiata ufficialmente per il suo centesimo compleanno il 27 maggio di due anni fa.

“…ai giovani – specialmente – rivolgo il mio modesto consiglio: guardate sempre in avanti, fate sempre tutto il possibile per allargare le vostre conoscenze, le vostre capacità, il vostro lavoro. Questi sono gli elementi che costituiscono il solo vero patrimonio che troverete sempre nella vostra vita e vi darà il giusto posto cui aspirate.” Aldo Daccò, 24/07/1971

In poche righe, chiarissime, profonde e illuminanti sono riassunti lo spirito, l’origine, il motore che hanno costantemente ispirato e guidato le scelte di Cele Daccò: la passione per la bellezza, come valore etico ancor prima che estetico, il desiderio di suscitare il dono personale e di riconoscere e sostenere il talento di ciascuno, la ferma volontà di condividere con intelligenza e saggezza quello che la vita tanto generosamente le ha concesso.

Grazie Cele Daccò, con riconoscenza da tutta la nostra comunità a cui hai tanto voluto bene.

A Dio.

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