Ribaltone a Magnago: Candiani sindaco contro i pronostici. Conferme a Canegrate e San Giorgio

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MAGNAGO – Sorpresa nell’urna a Magnago: il nuovo sindaco eletto è Dario Candiani, medico 69enne in pensione, che con 2.003 voti, pari al 54,46 % di quelli validi, ha prevalso sull’avversario, Gianluca Marta di Progetto Cambiare, fermatosi a 1.682 (45,64%). Candiani era candidato dal “cartello” di Insieme per Magnago e Bienate che raggruppa la lista civica SiAmo Magnago Bienate e i tre principali partiti di centrodestra (Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia). L’Amministrazione uscente di centrosinistra guidata per due mandati da Carla Picco passa così la mano, fra la sorpresa e la delusione di chi si aspettava lo stesso esito degli altri comuni dell’Altomilanese chiamati al voto per il rinnovo del Consiglio comunale. A Canegrate e a San Giorgio su Legnano, infatti, non c’é stata quasi partita, con i portacolori delle Amministrazioni uscenti nettamente vincitori.

«Non mi farò imporre scelte dai partiti»

«Per la squadra c’è tempo ma non mi farò imporre scelte dai partiti» le prime parole da sindaco di Candiani, mentre Marta annuncia una «opposizione costruttiva». La campagna elettorale tra i due sfidanti è stata all’insegna del rispetto e della stima reciproci, sentimenti suggellati dalla franca stretta di mano che ha sancito l’esito della consultazione (nella foto qui sopra). Di certo, il centrodestra porta a casa un risultato inatteso e insperato, mentre sul fronte opposto ci si interroga su che cosa è andato storto. Fra le prime risposte circolate fuori dai seggi, il calo dell’affluenza di 4 punti percentuali (dal 52,44% del 2017 al 48,36%), quello di consensi a Bienate, ma anche alcune scelte della Giunta Picco come quelle sull’inceneritore Accam e la contestata rivoluzione viabilistica in via Buscate, mentre del successore designato dell’ex sindaco tutti hanno ammirato l’impegno e la compostezza durante tutta la campagna.

Fra gli 8 consiglieri eletti con Insieme per Magnago e Bienate (alla nuova minoranza ne andranno 4) spicca il risultato personale di Federica Berlanda (ben 210 preferenze), seguita da Tiziana Candiani (188) ed Emanuele Brunini (162).

Nel resto dell’Alto Milanese centrosinistra al 60%

A Canegrate, il comune dove il risultato era più scontato (è da sempre governato dalla sinistra) il “delfino” del sindaco uscente Roberto Colombo e già suo vice, Matteo Modica, 32enne, di Canegrate Insieme, non ha avuto difficoltà a battere il rivale Matteo Matteucci di Canegrate nel cuore, appoggiato dal centrodestra. Stabile l’affluenza alle urne (47,47% degli aventi diritto a fronte del 47,26 nelle precedenti elezioni amministrative), Modica ha contato 2.705 voti a suo favore contro i 1.920 di Matteucci: in percentuale, il 58,49% contro il 41,51. Alla lista del primo andranno 11 seggi, 5 a Canegrate nel cuore.

Analogo risultato nella vicina San Giorgio su Legnano, dove si è registrato il calo più sensibile nell’affluenza dopo 5 anni (47,06% contro il 53,63, per 6,5 punti percentuali in meno). Il vice del sindaco uscente Walter Cecchin, Claudio Ruggeri, 52 anni, dipendente di un’azienda meccanica internazionale, con Vivere San Giorgio ha fatto meglio (1.454 voti, pari al 59,47% di quelli validi) dei due sfidanti di centrodestra messi insieme: Adriano Solbiati di Fdi, Lega e Noi con l’Italia si è fermato a 693 (28,34%), Francesco Nuccio di Forza Italia a 298 voti (12,19). Quest’ultimo entra comunque in Consiglio, insieme allo stesso Solbiati e ad altri due consiglieri eletti con lui in Uniti per San Giorgio; 8 saranno invece i consiglieri della lista di Ruggeri.

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