MALPENSA – La Polizia di frontiera di Malpensa ieri sera 23 novembre ha rintracciato un cittadino senegalese ricercato in campo internazionale per omicidio.
Voleva scappare a Dakar
Lo straniero si è presentato al controllo passaporti con l’obiettivo di imbarcarsi su un volo diretto a Dakar e ha esibito un lasciapassare rilasciato dal consolato senegalese (è il documento che consente di rientrare nel Paese di origine). Gli uomini di Giuseppina Petecca, primo dirigente della Polaria di Malpensa, grazie alla loro professionalità ed esperienza, hanno voluto approfondire la sua posizione. Tramite la banca dati hanno scoperto che l’uomo era titolare di un vecchio permesso di soggiorno del 2001 nonché destinatario di un provvedimento di espulsione nel 2002. L’ulteriore interrogazione effettuata nella Banca Dati Schengen (SIS) ha fatto emergere, sotto altre generalità, un mandato di arresto europeo, in quanto lo straniero era ricercato dalle autorità francesi per omicidio. La comparazione della fotografia diffusa dalle autorità francesi ha evidenziato una notevole somiglianza tra l’omicida ricercato ed il passeggero senegalese. Lo straniero veniva quindi sottoposto ai rilievi fotodattiloscopici e grazie alla comparazione effettuata dal Servizio centrale di Polizia scientifica con le impronte del ricercato, inviate dal collaterale organo di polizia francese, è emerso che il passeggero G.A., senegalese di 45 anni, in partenza per Dakar era proprio l’omicida ricercato dalle Autorità francesi e intercettato nel tentativo di fuggire.
Delitto passionale ad Aubervilliers
Pochi giorni prima, e precisamente la sera del 15 novembre G.A., in un condominio di Aubervilliers, una cittadina della periferia di Parigi, ha accoltellato la ex convivente, Mary Erika de Barros, una connazionale, colpendola più volte al petto. La donna, morta per emorragia a causa delle ferite inferte, venne trovata dalla polizia transalpina in una pozza di sangue. L’efferato delitto è stato commesso alla presenza della figlia della donna, una bimba di soli 8 anni che, sentita dagli investigatori, aveva indicato nell’ex convivente della madre, padre del suo piccolo fratellastro, l’autore del fatto. Dalle indagini emerse che G.A., la sera del 15, si trovava nelle vicinanze dell’abitazione della donna e subito dopo era scappato alla volta di Parigi, da dove poi aveva raggiunto l’Olanda. Accertata la fuga l’autorità giudiziaria francese ha emesso il 18 novembre il mandato di arresto europeo. Lo straniero è stato quindi tratto in arresto e condotto in carcere a Busto Arsizio a disposizione della Corte d’Appello di Milano, autorità giudiziaria competente per l’estradizione.