Richiusa: «Società Autostrade non può “chiudere” in casa gli olgiatesi»

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OLGIATE OLONA – «Società Autostrade non può pensare di “chiudere” in casa gli olgiatesi e non può nascondersi dietro a un progetto che ormai risale a quasi dieci anni fa. La situazione è cambiata, il volume del traffico è aumentato e i cittadini continuano ad avere il problema del rumore. Abbiamo anche provato a chiedere un’interlocuzione, ma al momento senza avere una risposta affermativa. Servirebbe certamente più dialogo».

La questione delle barriere anti rumore in prossimità delle abitazioni lungo la Milano Laghi continua a tenere banco. Dopo le proteste dei cittadini, anche l’amministrazione comunale per voce dell’assessore all’Ambiente Leonardo Richiusa fa sentire la propria voce.

Apriamo un dialogo

La difficile convivenza tra l’autostrada e quella parte di cittadini che abitano vicino alla Milano Laghi è una questione senza tempo. Nel senso che da anni gli olgiatesi chiedono soluzioni al problema più percepito: quello dei rumori provocati dalle auto di passaggio. Nelle scorse settimane Società Autostrade ha posizionato una serie di barriere fono assorbenti o riflettenti, ma a quanto pare senza risolvere tutte le criticità. Soprattutto lungo il tratto vicino al condominio Corallo. Dove i residenti lamentano che i lavori non hanno risolto il problema e che in casa, sopratutto con le finestre aperte, non si riesce quasi a parlare o a dormire la notte.

Chiudere in casa gli olgiatesi

Sulla questione interviene l’assessore Richiusa: «Sappiamo che permangono situazioni critiche, poiché alcuni cittadini si sono rivolti anche noi. Il fatto è che riuscire a trovare un’interlocuzione con Società Autostrade non è così semplice. Ci abbiamo anche provato, ma senza avere risposte. Sappiamo che sono stati fatti dei rilievi fonometrici e che altri ne verranno fatti. Ma crediamo anche che il tutto non si possa risolvere con la garanzia di sostituire i serramenti delle abitazioni che subiscono il disagio e di farsi carico delle spese. Insomma non si può pensare di risolvere il problema offrendo quale soluzione quella di “tapparsi” in casa e di tenere le finestre chiuse in estate».

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