
L’inchiesta della Ddd sulla ‘Ndrangheta nella nostra provincia deve imporci di alzare la guardia contro le infiltrazioni nell’economia e nella politica. Colpiscono le parole del capo della Direzione distrettuale antimafia di Milano Alessandra Dolci, secondo cui dall’inchiesta Infinito di dieci anni fa non è cambiato assolutamente nulla e anche le cosche colpite allora hanno continuato a tenere il controllo del territorio. Ma c’è anche un dato positivo, che voglio sottolineare, ed è che l’inchiesta è partita da un imprenditore onesto che si è rifiutato di sottostare ai diktat e alle pressioni della criminalità organizzata. Il suo è stato un atto di grande valore civico e un esempio per tutte le persone che credono nella legalità e nella democrazia.
Samuele Astuti
(consigliere regionale del Pd)