“Dentro le parole”, a Saronno la Sardegna dei Tazenda in veste acustica

saronno sardegna tazenda concerto

SARONNO – A Saronno si presenteranno in un’insolita veste intimistica. E condivideranno i ricordi di un’avventura artistica iniziata negli anni Ottanta, che prosegue tuttora con immutata energia. “Dentro le parole“, concerto spettacolo dei Tazenda, vedrà la band sarda salire sul palco del Teatro Giuditta Pasta alle 21 di sabato 6 per ripercorrere, tra successi e nuove melodie, la propria storia in chiave acustica.

Gli eventi collaterali al Giuditta Pasta

Il nuovo viaggio musicale dei Tazenda approda a Saronno dove, sul palco del Giuditta Pasta, la loro energia trascinante emozionerà il pubblico con note di etnopop-rock sardo. Dalle intramontabili “Pitzinnos in sa gherra“, “Carrasecare“, “Mamoiada” e “Spunta la luna dal monte“, alle hit “Cuore e vento“, “Madre Terra” e “Amore Nou“, la band proporrà classici con nuovi arrangiamenti, svelerà aneddoti e descriverà l’ispirazione da cui sono nate canzoni ormai parte della colonna sonora di diverse generazioni. Con un mix tra tradizione e modernità, tra sardo logudorese e italiano, tra ritmi incalzanti, ballad e originali riletture di brani del repertorio isolano, Gigi Camedda (piano e voce), Gino Marielli (chitarra acustica e voce) e il cantante Nicola Nite (voce leader e chitarra acustica) si presenteranno al pubblico in veste acustica per condividere i ricordi della loro avventura artistica. Insieme a loro ci saranno Luca Forlino (batteria e percussioni), Marco Camedda (piano, djembè e darabouka), Massimo Cossu (chitarre acustiche, banjo, mandolino) e Massimo Canu (basso). In occasione del concerto il Giuditta Pasta ospiterà diverse iniziative legate alla Sardegna: nel foyer il Circolo Culturale Sardo di Saronno “Grazia Deledda” organizzerà una mostra di quadri del pittore Antonio Corriga di Atzara. Sabato 6 luglio si terrà inoltre, nel cortile interno, un’esposizione di prodotti agroalimentari e artigianali sardi che proseguirà domenica 7, giornata in cui è anche previsto, su prenotazione, un pranzo sardo.

Il mare dei segni e la lingua degli avi

Nel 1988 le musiche dei Tazenda mal sopportavano la lingua italiana, e l’integrità etico-artistica della band fungeva da autocensura per non utilizzare quella inglese: ne nacque la scelta di scrivere e cantare in sardo. Venne così creato un vero e proprio nuovo paradigma stilistico, pop-rock-etno-folk in lingua logudorese: da quel momento i tre ragazzi si sono letteralmente persi, ma anche ritrovati, “dentro le parole”. Hanno infatti viaggiato nel mare dei segni, cercando di affinare, inventare e domare la lingua dei loro avi. E prendendo coscienza del fatto che utilizzare questo modello antico sarebbe diventato un percorso di responsabilità e di senso di appartenenza di un popolo. È tale convinzione di Gigi, Nicola e Gino nel raccontare la loro avventura alla scoperta di uno stile che, dopo trent’anni hanno voluto viaggiare ancora “dentro le parole”. Al punto da intitolare così una canzone, un lavoro discografico e uno spettacolo teatrale, una sorta di recital semiacustico in cui le vere protagoniste sono proprio loro: «Senza le parole non esisterebbero le canzoni, quindi viva le parole e ciò che c’è dentro».

saronno sardegna tazenda concerto – MALPENSA24