Rigettata la sorveglianza speciale per l’attivista che imbrattò la Scala

MILANO – Niente sorveglianza speciale per Simone Ficicchia, il 20 enne attivista di Pavia che lo scorso 7 dicembre ha imbrattato di vernice la facciata principale del Teatro alla Scala di Milano (nella foto). Lo ha deciso stamane, 19 gennaio, la Sezione misure di prevenzione del Tribunale di Milano, rigettando la richiesta di sorveglianza speciale per un anno, con obbligo di soggiorno, della Questura di Pavia. “Sono sereno e tranquillo per ciò che succederà oggi, è un momento storico dell’attivismo in Italia, per chi lotta senza violenza”, ha detto il giovane prima di entrare in aula a Milano. “Non vogliamo credere che lottare per il clima e la nostra nazione debba significare essere un sorvegliato speciale, se oggi lui lo diventerà allora dobbiamo diventarlo tutti”, hanno gridato in coro i diversi attivisti arrivati a sostegno di Ficicchia.

Secondo il Tribunale di Milano quindi, il ventenne non è pericoloso e quindi non è stato necessario applicargli la sorveglianza speciale. Ficicchia, membro del movimento ambientalista ‘Ultima generazione’, ha preso parte a diverse proteste, oltre a quella milanese, tra cui blocchi stradali a Roma e il blitz agli Uffizi, dove con altri attivisti si incollò al vetro di protezione della Primavera del Botticelli.

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