Rimossi i direttori della RSA Accorsi di Legnano, sotto inchiesta della Procura

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LEGNANO – La RSA Accorsi di Legnano ha comunicato oggi, giovedì 28 maggio, che è stato destituito il direttore sanitario ed è stato allontanato il direttore della struttura. Sul loro operato, e sulla gestione dell’emergenza Covid-19 nella casa di riposo, è in corso una inchiesta penale della Procura della Repubblica di Busto Arsizio. Nelle scorse settimane, il Comitato parenti degli ospiti della RSA aveva chiesto alla direzione di KCS Caregiver Cooperativa sociale, proprietaria della struttura, «di prendere gli opportuni provvedimenti affinché la gestione delle proprie strutture sia affidata a persone all’altezza del ruolo che devono ricoprire, mentre siano rimossi dagli incarichi quanti hanno compromesso l’immagine e la professionalità della Cooperativa con la pessima gestione da parte loro di questa emergenza sanitaria». Il candidato sindaco Franco Brumana aveva sporto a sua volta denuncia per omicidio colposo plurimo e lesioni personali gravi o gravissime, con l’aggravamento della violazione delle disposizioni sulla sicurezza del lavoro. Nel corso dell’emergenza, nella RSA si sono contati ben 39 decessi su 100 ospiti, in massima parte dovuti al coronavirus, e sarebbero emersi comportamenti gravemente inadeguati da parte delle due direzioni e del personale nella gestione della crisi.

Brumana: «Segnali di miglioramento»

«Si avvertono – commenta l’avvocato Brumana – chiari segnali di miglioramento della gestione della RSA, che fanno sperare concretamente in una normalizzazione. La tanto auspicata vittoria ha comunque un sapore molto amaro, perché non si possono scordare l’ecatombe intervenuta e le sofferenze degli ospiti e degli operatori». Il candidato del Movimento dei Cittadini attacca quindi il rivale del centrosinistra, Lorenzo Radice: «Mi auguro che si renda finalmente conto di avere sbagliato ad attaccare chi aveva sollevato le prime blande proteste verso la gestione della RSA. Sarebbe auspicabile che insieme ad un paio di altri esponenti del PD, che hanno duramente attaccato chi criticava la RSA, abbia il coraggio e la avvedutezza di porgere le sue scuse».

L’orrore nella ex RSA modello lombarda

Tende da doccia usate come camici, medicine somministrate ai degenti con lo stesso cucchiano, sostanze disinfettanti allungate con l’acqua: sono solo alcuni dei particolari trapelati durante l’emergenza dalla struttura, chiusa a riccio al mondo esterno. I familiari non hanno più ricevuto notizie dei ricoverati, mentre alcuni dipendenti lamentavano un clima di pressioni e comportamenti antisindacali nei loro confronti da parte dei vertici. Alcuni ospiti sono stati ricoverati in ospedale in condizione di disidratazione e denutrizione. La RSA porta il nome dell’ex sindaco di Legnano Luigi Accorsi, ma da tempo non ha più nulla a che vedere con la struttura che fu inaugurata durante la sua lunga Amministrazione della città (1961-1975) e che divenne un modello per la regione, come prima residenza pubblica lombarda per anziani attrezzata anche per il ricovero di quelli non autosufficienti. Dopo essere stata privatizzata, ha cambiato pure sede, spostandosi a breve distanza da quella originale, ora oggetto di un recupero edilizio per ricavarne appartamenti da destinare all’housing sociale.

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