CARDANO AL CAMPO – Anche un bambino si sarebbe accorto che quei cordoli di granito posti in via Eupilio a Cardano al Campo per delimitare i dossi dalla pista ciclabile erano una soluzione, a dir poco, pericolosissima. Giudicati persino fuorilegge dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, erano in mezzo alla strada, non si vedevano, e la sosta selvaggia di auto parcheggiate su entrambi i lati della carreggiata costringeva chiunque vi passava ad azzardare gimcane che aumentavano la probabilità di andare a sbatterci contro. Eppure erano lì da quindici anni. Sono stati rimossi oggi, 9 gennaio, una data da segnare sul calendario per i residenti della zona.
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Fuorilegge secondo il Ministero
Nel 2015, a dieci anni dal loro posizionamento, gli abitanti del quartiere scrissero persino in municipio, ottenendo dalla passata giunta promesse rimaste disattese. Tre anni fa, infatti, il Comune pensò di risolvere il problema limitandosi a colorare di giallo i cordoli, rendendoli un po’ più visibili ma senza diminuire la loro evidente pericolosità. Per i ciclisti, per i pedoni e per gli automobilisti. Qualcuno, in via Eupilio, ha fatto migliaia di euro di danni alla propria macchina. Molti di più ci hanno lasciato i cerchioni.
La vicenda venne denunciata pubblicamente anche da Forza Italia, allora in opposizione con Giacomo Iametti, come dimostra il video su Youtube pubblicato a settembre 2015. Ma non solo. I cordoli killer finirono persino nella relazione del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti che, dopo aver compiuto una serie di sopralluoghi a Cardano al Campo richiesti con insistenza dall’ex consigliere comunale Vincenzo Colucci (Progetto Cardano), nel 2019 scrisse in grassetto: «Devono essere rimossi».
Rimosso il serizzo
«Abbiamo eliminato il serizzo, che era pericolosissimo», spiega il sindaco Maurizio Colombo. «La nostra intenzione è sostituirlo con un cordolo in gomma, ben visibile. che tenga separata la corsia riservata alle auto con la pista ciclopedonale».
La nuova amministrazione, dunque, ha cominciato a dare una prima risposta alla severa relazione ministeriale che giudicò illegali praticamente tutti i dossi di Cardano. Sostituirli in blocco e subito sarebbe troppo dispendioso e dunque impossibile. Da Palazzo Prati spiegano che si sta agendo per priorità: «Prima di via Eupilio avevamo già eliminato i dossi contestati sia da via dei Chiosetti che da via Porraneo».
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