Rissa tra due famiglie Sinti. Blitz dei carabinieri ai campi nomadi di Busto

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BUSTO ARSIZIO – Alle prime luci dell’alba i carabinieri della compagnia di Busto Arsizio hanno svolto, oggi 23 settembre, un blitz finalizzato all’identificazione di tutte le persone coinvolte nella rissa scoppiata sei giorni fa all’interno del campo nomadi di via per Bienate.

 La rissa al campo nomadi

In quella circostanza venti persone circa si erano affrontate colpendosi ripetutamente fino all’arrivo dei carabinieri. Secondo gli inquirenti il fattore scatenante è da attribuire a incomprensioni matrimoniali tra due soggetti appartenenti a diverse famiglie, tra loro legate da numerosi vincoli sentimentali.

Il blitz dei carabinieri

Questa mattina i carabinieri hanno identificato tutti i soggetti domiciliati nei due campi nomadi di Busto Arsizio. Tredici persone sono state rintracciate all’interno dell’area di via per Bienate, proprietà della famiglia Lucchesi. Si tratta di un gruppo Sinti di origine italiana. Qui vivono cinque nuclei famigliari in altrettante strutture mobili. Sono Sinti anche i componenti della famiglia Bianchi che vivono al campo di via per Dairago. Qui l’Arma ha identificato dodici persone che abitano all’interno di quattro strutture prefabbricate fisse e due strutture mobili.

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I Lucchesi contro i Bianchi

In merito alla rissa avvenuta la scorsa settimana, i carabinieri hanno denunciato in stato di libertà tre persone che con certezza hanno preso parte alla “contesa”: due della famiglia Lucchesi e uno della famiglia Bianchi.
Solamente uno di loro aveva fatto ricorso alle cure sanitarie, in ragione di diversi colpi ricevuti al capo e al volto, probabilmente dei pugni. Era stato dimesso con 7 giorni di prognosi per policontusioni. Appare verosimile che gli altri, pur rimasti feriti, abbiano deciso di non recarsi al Pronto soccorso proprio per evitare di essere poi identificati dalle forze di polizia.

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