Ristorni frontalieri, Alfieri presenta un emendamento con le richieste dei comuni

Alessandro Alfieri

VARESE – Pochi giorni fa giungeva da parte del sindaco di Lavena Ponte Tresa e presidente dell’Associazione comuni italiani di frontiera Massimo Mastromarino un invito indirizzato ai parlamentari eletti nei territori di confine in vista della discussione della Legge di Bilancio 2022. Una richiesta relativa ai ristorni dei frontalieri, che è stata accolta dal senatore del Pd Alessandro Alfieri.

Aumentare la quota per le spese correnti

Nella sua lettera ai rappresentanti eletti sul territorio Mastromarino chiedeva la possibilità di modificare il limite di utilizzo in parte corrente dei ristorni relativi agli anni 2020 e 2021. Una proposta che Alfieri ha voluto fare sua. «Il costante confronto con i Sindaci del territorio permette di portare a Roma istanze anche di territori con dinamiche socio-economiche particolari come il nostro – commenta – per questo, una volta raccolta la richiesta dei Comuni di frontiera di poter usare per la spesa corrente il 50% dei ristorni dei frontalieri che saranno versati nel 2022 e nel 2023, ho subito presentato a mia firma un emendamento ad hoc al decreto fiscale in discussione in questi giorni in Parlamento».

Il lavoro prosegue

«Ora siamo al lavoro per costruire il consenso politico intorno alla proposta e per avere il via libera tecnico da parte dei ministeri interessati – prosegue Alfieri – oggi i Comuni possono spendere solo il 30% dei ristorni per la spesa corrente. Alzare questa soglia metterebbe loro in condizione di rispondere in maniera ancora più efficace alle nuove esigenze nate dopo la fase acuta della pandemia, aiutando così la ripresa economica del territorio».

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