Frontalieri, la Camera approva l’accordo Italia-Svizzera. Ultimo step al Senato

Il valico di Porto Ceresio, una delle dogane da cui transitano i frontalieri tra Varesotto e Canton Ticino

ROMA – Dopo lo slittamento della scorsa settimana la Camera dei Deputati ha approvato oggi, giovedì 4 maggio, l’accordo fiscale tra Italia e Svizzera sui frontalieri. «Un risultato importante che tutela i diritti acquisiti dai ‘vecchi’ frontalieri e che conferma i ristorni ai Comuni vicini al confine. Non finisce certo qui, come Lega continueremo a lavorare per sostenere l’economia dei territori di frontiera», è il commento del deputato varesino Stefano Candiani (nel video il suo intervento integrale).

La nota di Pellicini

In merito si esprime anche l’onorevole di Fratelli d’Italia nonché ex sindaco di Luino Andrea Pellicini.

Oggi la Camera ha approvato il disegno di legge di ratifica dell’accordo fiscale tra Italia e Svizzera, introducendo altresì, attraverso un apposito emendamento, la regolamentazione dello smart working per i frontalieri, i quali potranno destinare a questa modalità il 40% dell’orario lavorativo. Il Governo ha quindi dato risposta positiva alle nostre istanze parlamentari. Risultato importante! Più qualità della vita delle persone e meno traffico sulle strade con beneficio per l’ambiente. Ora spetta al Senato, nelle prossime settimane, approvare in via definitiva questa legge che rafforza ancora di più le storiche relazioni di amicizia tra Italia e Svizzera.

Il ringraziamento di Bianchi

A lavorare sul tema nella passata legislatura un altro varesino come Matteo Bianchi, citato da Candiani nel suo intervento. «Ringrazio i deputati e senatori – dice l’ex deputato leghista – che hanno creduto in un percorso cominciato nel luglio 2018 e che risulta essere un mattoncino concreto di autonomia e di riconoscimento di specialità del nostro territorio. I miglioramenti ulteriori sono frutto di un necessario puntiglio voluto dalla Lega e di cui tutti beneficeranno. È stato un gran lavoro di lobby territoriale e un plauso va a chi è stato capace di terminare questo lungo percorso».

Gadda: «Irrisolto nodo telelavoro»

«Con il voto di oggi alla Camera facciamo un ulteriore passo in avanti verso la ratifica di un accordo che i nostri territori di confine con la Svizzera attendono da anni – ha detto Maria Chiara Gadda, deputata di Italia Viva, nella sua dichiarazione di voto – ora il Senato approvi in fretta». Ma per Gadda c’è un altro passaggio importante da fare. «È rimasto tuttavia irrisolto il nodo del telelavoro. Chiedo quindi al ministro Giorgetti di dare corso agli impegni che anche con me aveva preso a febbraio in aula, perché altrimenti per molte persone, soprattutto donne, sarà difficile conciliare vita e lavoro. Si rinnovi subito l’accordo amichevole, avere inserito nel testo approvato oggi la data del 30 giugno è semplicemente inutile».