Risvegliamo Busto, i primi a credere in Antonelli e ora messi in un angolo

francesco iadonisi risvegliamo busto

BUSTO ARSIZIO – Lontano dagli occhi, poiché né in giunta né in consiglio possono più contare su un loro punto di riferimento, lontano dal cuore e pefino dai pensieri del sindaco Emanuele Antonelli. Che anche a questo giro, quello della riunione di maggioranza, ha lasciato “in soffitta” un pezzo di quella squadra che l’ha proposto, supportato (all’inizio soli contro tutto e contro tutti) e rivendicato (almeno in passato certamente) come una “loro creatura”. Il pezzo più critico (al pari di Diego Cornacchia) e forse per questo il più bistrattato ora alza la voce dall’angolo in cui è stato relegato.

Risvegliamo Busto esce dal torpore politico. E per mano di Francesco Iadonisi ricorda al primo cittadino che esistono, che si sarebbero aspettati un maggior coinvolgimento in una fase delicata come quella del Bilancio. E infine tirano le conclusioni: “Vabbè vorrà dire che dei civici alla fine interessavano solo i voti, che in futuro certamente non saranno regalati a chi non ha nessun tipo di considerazione”.

Insomma questa volta se la sono legata al dito. E non sarà più come quella calda sera d’inizio estate quando, durante un evento mondano bustocco, al sindaco fu sufficiente “strappare” un scatto insieme a Iadonisi e postarlo su Facebook per annunciare una pace con il gruppo civico i cui effetti sono quelli del post qui sotto riportato. Toni pacati, anzi educati. Ma che si possono riassumere in una parola: “Addio“. Già perché la delusione che esce è grande. Tanto più che, occorre ricordarlo, Iadonisi e Risvegliamo Busto per primi hanno calato sul banco della politica cittadina la carta “Emanuele Antonelli” da giocare nel ruolo di sindaco.

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Delusione civica

Iadonisi non rosica. O forse un po’ sì. Ma non è questo il punto. Ciò che emerge certamente dal post che ha affidato alla sua pagina Facebook è la delusione. Non poca e che ha una sua ragione politica. Delusione per essere finito, insieme al suo gruppo Risvegliamo Busto, ancora una volta nel dimenticatoio di un sindaco e di una maggioranza che hanno deciso di fare a meno di pezzi che, piaccia oppure no, hanno portato acqua al mulino del centrodestra.

E che hanno espresso un assessore, perché Miriam Arabini entrò in giunta “targata” Risvegliamo Busto (anche se è uscita come Forza Italia) e un consigliere, Roberto Ghidotti. Quest’ultimo il più conteso in un vero e proprio frullatore politico: dal sindaco, dal suo gruppo d’origine e da Forza Italia. E di nuovo dalla lista Antonelli e infine nel gruppone di Idee in Comune. Dove è tutt’ora. Anche se c’è chi è pronto a scommettere che sia tornato a gravitare nell’orbita del primo cittadino.

I voti dei civici? Pippirimerlo!

Un’ipotesi ambiziosa sull’ultimo esercizio prima della fine di questa consiliatura. Anche perchè il bilancio 2021 l’ultimo di questa amministrazione, potrà essere soggetto di rettifiche da chi succederà alle prossime elezioni amministrative. Con un po’ di rammarico devo dire che mi sarei aspettato, un pochino di considerazione, almeno nel considerarci al tavolo di maggioranza in questo frangente, perchè potessimo portare le nostre idee. Non penso che qualcuno abbia dimenticato chi, ha avuto una parte importante nelle scorse elezioni, basterebbe che si guardasse il logo della lista presentata nel 2016, dove la scritta presente oltre ad Antonelli era “Risvegliamo Busto”. Non sto e non stiamo rivendicando, quello che qualsiasi altra persona avrebbe fatto, ma almeno ci avessero ascoltato nel contributo di idee per il bene della città nel predisporre il bilancio… Vabbè vorrà dire che dei civici alla fine interessavano solo i voti, che in futuro certamente non saranno regalati a chi non ha nessun tipo di considerazione.

La primogenitura

Insomma gli esponenti di Risvegliamo Busto tornano a battere un colpo, anche in ragione del fatto che, quando Busto Grande ancora doveva vedere la luce, sono stati i primi a scommettere su Antonelli, fargli indossare l’abito civico e portarlo sul tavolo politico come il candidato ideale per guidare la città. Una primogenitura certificata dal fatto che sotto al nome “Lista Antonelli” c’è proprio la scritta “Risvegliamo Busto”. Che, passato il grande cinema del rimpasto, batte un colpo. Non per chiedere posti, ma, scrive appunto Iadonisi, “per dare un contributo di idee”. Quali? Nessuno lo sa, poiché dall’angolo della politica farsi ascoltare è cosa piuttosto complicata.

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