Un vertice di maggioranza per iniziare a discutere del bilancio di previsione. È stato convocato per domani, martedì primo ottobre, all’ora di cena, e vedrà di nuovo attorno ad un tavolo la sempre più variegata maggioranza di centrodestra che governa Busto. L’argomento è sostanzialmente tecnico, la predisposizione del bilancio preventivo del 2020, ma c’è da scommettere che la discussione prenderà una piega molto politica, viste le tensioni rimaste sottotraccia dopo il rimpasto di giunta, nonché le recenti polemiche sulla Tari, con la Lega all’attacco e l’assessore Magugliani intervenuta per ridimensionare la portata del problema, ma soprattutto l’insidiosa vicenda della denuncia della Coop per i ritardi nell’apertura del supermarket di viale Duca d’Aosta.
Obiettivo: approvare il bilancio di previsione a dicembre
L’assessore al bilancio Paola Magugliani ha di fatto già pronto un primo quadro dei conti comunali in vista del 2020 e il sindaco Emanuele Antonelli vuole bruciare le tappe del bilancio di previsione. «Approviamolo già a dicembre» la proposta lanciata dall’assessore, che il sindaco ha subito raccolto e portato al tavolo della maggioranza. Per Busto sarebbe una novità assoluta, perché di prassi la “manovra finanziaria” del Comune viene portata in consiglio comunale per il voto finale giusto in tempo per rispettare le scadenze fissate dal governo con le abituali proroghe che consentono l’approvazione definitiva in primavera. Se in passato le buone intenzioni si scontravano soprattutto con le incertezze legate all’entità dei trasferimenti statali e alle regole di finanza pubblica fissate dal governo nazionale, quest’anno i margini di manovra per Palazzo Gilardoni, alla luce dell’innalzamento dell’addizionale Irpef alla massima aliquota consentita operato con il preventivo 2019, appaiono piuttosto risicati. Così l’occasione di anticipare i tempi di approvazione del bilancio è ghiotta, e la giunta vuole coglierla.
Busto 2020: bilancio con vista sulle elezioni
Sullo sfondo poi ci sono i rapporti politici da registrare. Perché il 2020, al di là dei numeri da scrivere nel bilancio di previsione, sarà anche l’anno in cui si apriranno le danze della campagna elettorale delle comunali dell’anno successivo. Il vertice tra i partiti e le liste che compongono la maggioranza bustocca arriva nel bel mezzo di una situazione politica che definire fluida rischia di essere un eufemismo. Più per le fibrillazioni e le incertezze che segna il panorama politico nazionale, caratterizzato dalla nascita di movimenti nell’area moderata che potrebbero cambiare la geografia politica anche a livello locale . Non è un caso se proprio ieri Emanuele Antonelli, in veste di sindaco «civico», sia stato ospite alla convention di “Cambiamo”, il nuovo movimento lanciato dal governatore della Liguria Giovanni Toti, mentre sabato parteciperà a quella di Forza Italia a Varese, partito che nel frattempo a Busto ormai ha perso il ruolo di azionista di maggioranza dell’esecutivo Antonelli.