Busto, caccia agli evasori. L’assessore Magugliani: «Ci mancano più di 4 milioni»

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BUSTO ARSIZIO – I problemi tecnici per pagare la Tari. Certo, ma soprattutto quelli più gravi dovuti ai mancati pagamenti. Gli uni e gli altri, insomma. L’assessore a Bilancio e Tributi Paola Magugliani si sta muovendo per risolvere gli intoppi relativi al nuovo metodo di pagamento della tassa rifiuti, ma anche i problemi ben più pesanti di chi non versa il dovuto. E che secondo l’assessore cuba più di 4 milioni di euro.

Disguidi superabili

«Sono disguidi che possono capitare quando si introduce un nuovo sistema. Ma già questa mattina, martedì 24 settembre, abbiamo fatto tutte le verifiche del caso. La Tari si può pagare nelle banche di Busto, ma anche con l’F24 che si può ritirare in Comune. Il nuovo sistema di pagamento però resta un servizio in più per i cittadini. Oltre che una garanzia per combattere l’evasione o i mancati pagamenti. Che non sono pochi». Paola Magugliani, assessore che da qualche settimana ha in mano le redini dei conti e dei tributi di palazzo Gilardoni interviene dopo i disguidi e le polemiche sul pagamento della Tari.

La sfortuna di Speroni

Il segretario della Lega Francesco Speroni ha messo sul tavolo tutta una serie di criticità rispetto ai nuovi pagamenti della tassa rifiuti, tra questi la difficoltà di trovare un istituto di credito abilitato, la commissione su chi paga in banca e il fatto che il servizio telematico può essere un problema e non un aiuto per chi ha poca dimestichezza con le nuove tecnologie.

Paola Magugliani ha spiegato, punto su punto cos’è accaduto e cosa Palazzo Gilardoni ha fatto o sta facendo per intervenire dove necessario al fine di far quadrare il servizio. «Tranne che sulle commissioni bancarie che non dipendono dall’amministrazione sulle altre cose abbiamo fatto e verifiche. Come sulle banche abilitate. Ieri Speroni forse è stato un po’ sfortunato, poiché qualche istituto di credito ha avuto problemi tecnici con il sistema». E sul nuovo metodo: «Quando si cambia i piccoli imprevisti vanno messi in conto. In ogni caso chi vuol pagare con l’F24 può ritirare il modulo in Comune. Sto monitorando la situazione. Se sarà il caso, l’anno prossimo spediremo l’F24 a casa».

Recupero dei mancati pagamenti

E questo l’altro fronte sulla quale Paola Magugliani sta dando battaglia: «Sia chiaro, non c’è sempre dolo, ma stiamo parlando di cifre importanti. Tra i 4 e 5 milioni di euro da recuperare per mancato pagamento delle tasse. Noi abbiamo già spedito le cartelle ai cittadini che hanno pendenze. E’ chiaro che riuscire a reperire quelle risorse oggi non a disposizione sarebbe importante. Anche per mettere in campo ulteriori sistemi di sgravio per tutta una serie di categorie». Come chi ad esempio ha un’attività e si ritrova con una Tari spropositata poiché calcolata sulle dimensioni dell’esercizio e non sull’effettiva produzione di rifiuti. «Occorre dire – specifica l’assessore – che abbiamo già previsto una serie di agevolazioni per gli esercizi appena avviati. Abbiamo prolungato gli anni in cui posso godere di una serie di riduzioni. Oppure, penso ai commercianti di via Lonate che hanno subito un anno di disagi. Anche per loro abbiamo previsto sgravi».

I pregi del nuovo sistema

Infine Paola Magugliani lega il nuovo sistema di pagamento Tari alla lotta contro chi non paga il dovuto: «E’ questo un metodo che permette al cittadino, una volta ottenuto il codice, di tenere sotto controllo la sua posizione rispetto al Comune e a noi di verificare in maniera più celere chi paga e chi no. Questo ci permette di ridurre i tempi per avviare le pratiche utili a recuperare il credito. Insomma, credo che i disguidi accaduti in questi giorni siano superabili e che il nuovo metodo sia davvero un servizio in più il cittadino».

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