RIVOLTA IN CUCINA CON BIGMATCH: “Polenta Taragna contro Spongata modenese”

Paolo Francesco Rivolta 

Inter Sassuolo, sulla carta non proprio un big match, ma sul campo non ha mai deluso gli spettatori. I nerazzurri, infatti, nelle ultime sette sfide contro i neroverdi hanno vinto una sola volta di cui l’ultima nel 2016. Ancora più difficile trovare la favorita ai fornelli. Da una parte la cucina meneghina, dall’altra quella modenese. Entrambe danno il meglio in inverno e non a caso, si gioca il 19 gennaio. Spalletti ritrova Nainggolan, dopo il castigo disciplinare a causa di un carattere, quello del belga, troppo “speziato”. Davanti la certezza Icardi, chiacchieratissimo per la vicenda rinnovo contrattuale. In difesa la coppia inamovibile Skriniar/De Vrji. Loro i giocatori in grado di rendere la pietanza di Spalletti prelibata, superba, senza però nulla togliere agli altri ottimi ingredienti, ma, con quei quattro in campo è tutto un altro sapore. Un po’ come con la polenta taragna, dal gusto deciso, forse troppo  e allora ecco il colpo del grande chef: l’inserimento di una porzione (non vi dico la percentuale però, è un segreto) di polenta gialla, dal sapore più delicato, così da creare una commistione prelibata, vincente. Si dice, in mitologia, che il “bellissimo Eros” creò questa ricetta segreta per il palato raffinato delle sue muse. Proprio un’invenzione simile servirebbe a Spalletti per esaltare al meglio le pietanze nerazzurre. Che sia finalmente Nainggolan l’ingrediente tanto ricercato?

Occhio a De Zerbi

Dall’altra De Zerbi non starà certamente immobile con il cucchiaio in mano. Molta fantasia in attacco per i neroverdi, da Berardi a  Babacar, pronti a essere esaltati dalla creatività dell’esperto Boateng. Un po’ come i tortellini modenesi, ottimi per carità, ma se cucinati in un brodo super, diventano divini. Qui, però, Eros, le muse e la mitologia non arriveranno in soccorso dello chef, la prova del cuoco spetterà al solo De Zerbi.  Sempre dalla cucina modenese non dimentichiamo le tagliatelle o i tortelloni spinaci e ricotta, per passare al cotechino e finire con i bolliti con la frutta senapata. Anche per De Zerbi non solo il reparto d’attacco, ma anche un centrocampo di sostanza con Duncan e Locatelli e un’ottima difesa con Lirola e Ferrari. La tradizione milanese – quella calcistica sicuramente – è più sostanziosa, si spazia dai risotti per arrivare alle carni, passando per i piatti unici come la
cassoeula o il risotto giallo con l’ossobuco, insomma l’imbarazzo della scelta. Per Spalletti è un po’ lo stesso tra Perisic, Politano, Vecino, Borja Valero, basta scegliere gli ingredienti e le dosi giuste per far impazzire l’ospite di turno. Ora si, è tutto pronto per Inter Sassuolo. Le migliori pietanze sono sulla tavola, tutto è apparecchiato. Ma attenzione: mancano i commensali, come a San Siro dove non ci sarà il pubblico. Calate il sipario. Fine.

Come gustarsi inter Sassuolo?

Si gioca di sabato sera, si può anche sgarrare dalla dieta ferrea post abbuffate natalizie.Consiglierei un piatto unico della tradizione meneghina: la Cassoeula con la polenta. Nella cassoeula non dimenticatevi il verzino, mi raccomando, è sempre una sorpresa trovarlo nel piatto. Al posto della polenta, proporrei dell’Ugali, la polenta di farina di mais, tipica del Kenya. Così per far capire a qualche imbecille che, nel calcio come in cucina, non amiamo soltanto la carne bianca. Pensate che noia mangiare soltanto pollo. Per il secondo tempo, altro strappo alla dieta, ma soltanto per una fetta della famosa Spongata, torta tipica modenese ripiena di mele, pere, pinoli e mandorle. Dolce che nel XV secolo fece innamorare FrancescoSforza – duca di Milano – che la ricevette in dono quale dolce propiziatorio dal Generale di Parma. E speriamo lo sia anche per questa partita. Quindi, buon appetito e buon big match.

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