BUSTO ARSIZIO – La biblioteca proprio come la vogliono i cittadini. A metà luglio, in uno dei luoghi simbolo della cultura, tra libri scaffali e giornali e riviste, prenderà avvio una piccola, ma significativa rivoluzione. Che porterà a una riorganizzazione degli spazi e dei servizi per rispondere all’esigenza di rinnovamento della biblioteca secondo standard più contemporanei, ma anche in base alle esigenze evidenziate dagli utenti nei mesi scorsi.
Da più di un anno, la nuova direzione, in accordo con il dirigente di settore e l’assessore alla cultura Manuela Maffioli, ha attuato una serie di azioni per sviluppare nuovi servizi e potenziare la dimensione generalista della biblioteca. Ma gli investimenti dell’amministrazione Antonelli non si fermano, poiché «si tratta – ha spiegato l’assessore alla Cultura – di azioni che modificano il presente, ma guardano al futuro conservando l’importante patrimonio della biblioteca fatto di libri, volumi preziosi, ma anche ricerca e studio».
La biblioteca di Busto Arsizio, fondata da un grande umanista, ha una storia molto radicata in città come biblioteca di studio e consultazione. Custodisce un patrimonio prezioso di testi antichi e una ricca raccolta con libri unici nella rete provinciale di Varese. Oltre a garantire spazi, servizi e attività per un pubblico generico, non legato necessariamente allo studio.
«L’intervento di sistemazione e riorganizzazione degli spazi all’interno della biblioteca civica è l’esito di una analisi approfondita che abbiamo condotto in questi mesi con la direzione e il personale circa il rapporto tra le esigenze e le aspettative dell’utenza e il servizio erogato, che ha visto un momento importante nei quattro focus dedicati sia agli utenti, che agli operatori culturali che a tutti i cittadini, nel cui ambito sono emerse anche nuove aspettative, comunque finalizzati alla definizione della migliore risposta possibile a una parte importante delle esigenze culturali», dichiara l‘assessore all’Identità e Cultura Manuela Maffioli, la quale nella conferenza stampa di presentazione delle novità in arrivo ringrazia oltre che il personale anche il sindaco Antonelli che «ha sempre creduto e continuato a investire».
Da tempo, infatti, la biblioteca è al centro di «un potenziamento delle attività e dei servizi, con grande attenzione ai più piccoli e ai ragazzi con difficoltà nell’apprendimento e stiamo lavorando perché, anche in virtù della sua posizione baricentrica, possa diventare sempre più un punto di riferimento per tutti i cittadini che amano leggere e amano la cultura in generale e anche per chi volesse imparare ad amarla di più».
I desideri dei cittadini
Nel corso del 2018 è stata interamente riorganizzata la disposizione dei testi in sala Letteratura, rendendo più fruibile il patrimonio. Sono stati coinvolti gli utenti, le associazioni, le scuole attraverso tre focus group che si sono svolti a fine 2018 per delineare la biblioteca adatta a rispondere ai desiderata del pubblico. Dai focus sono nate diverse proposte, alcune delle quali possono trovare risposta in tempi brevi, altre richiedono progetti a lunga scadenza. Di seguito le richieste emerse: il prolungamento degli orari di apertura in settimana e apertura domenicale, la necessità di avere spazi per lo studio silenzioso, spazi per lo studio non silenzioso e spazi per incontrarsi, chiacchierare, commentare notizie. Oltre a un’offerta di laboratori (musica, teatro), occasioni di gioco con i libri, area gioco (giochi da tavolo e videogiochi), area ristoro e possibilità di consumare il pranzo per gli studenti, area allattamento, area relax, occasioni di aggiornamento su nuove tecnologie, incontri per genitori sulla sicurezza in rete, sviluppo della biblioteca digitale, servizi per le imprese, valorizzazione del fondo antico e integrazione con la biblioteca Capitolare, potenziamento prese elettriche e potenziamento porta biciclette.
La rivoluzione: arriva quasi tutto
Nel 2019 sono previste alcune azioni finalizzate a dare una prima risposta alle richieste del pubblico e a introdurre nuovi servizi. Seguendo la naturale vocazione degli spazi (parte tradizionale della biblioteca e Sala Monaco) il progetto prevede la definizione delle aree come segue: un’area studio silenzioso: da collocarsi nelle attuali sale consultazione, una per la consultazione silenziosa periodici: da collocarsi nell’attuale emeroteca, un’area saggistica e lettura quotidiani: da collocarsi nell’attuale zona di ingresso, una per la Letteratura: da collocarsi in sala Monaco, una per lo studio non silenzioso: da collocarsi in sala Monaco zona superiore, una per il gioco e adolescenti: da collocarsi nell’attuale sala Letteratura, un’area 0 – 12 da collocarsi nell’attuale sezione ragazzi, una zona per il ristoro utenti, ancora da verificare, un corridoio espositivo, un cortiletto, la valorizzazione della donazione Max Croci da collocarsi nella sezione di storia locale (accessibile su appuntamento), un’area back office per prestito interbibliotecario e un’area front office per prestito interbibliotecario in sala Monaco.
Il progetto è realizzabile con costi contenuti e costituisce una prima risposta all’esigenza di rinnovamento della biblioteca. La maggior parte delle azioni previste verranno realizzate dal personale della biblioteca. Per alcuni interventi è richiesto l’intervento di Agesp e dell’ufficio informatica. I lavori, che dureranno da luglio a ottobre, non influiranno sull’erogazione dei servizi, perché verranno eseguiti a biblioteca aperta con limitazioni minime, per motivi di sicurezza, nei locali in cui sono previste le imbiancature. Anche il servizio di prestito delle opere di saggistica (ora a disponibili in sala Monaco, poi nell’ala antica) sarà sempre garantito.
Alcuni dati
La biblioteca Gian Battista Roggia è la seconda della provincia di Varese per servizi e patrimonio, con un bacino d’utenza che, comprendendo anche il Sistema Bibliotecario Intercomunale di cui è a capo, supera i 150.000 abitanti. Si tratta di una biblioteca comunale, importante sportello per i cittadini che, secondo il Manifesto Unesco sulle Biblioteche Pubbliche, deve avere queste caratteristiche: essere via di accesso locale alla conoscenza, costituire una condizione essenziale per lo sviluppo culturale dell’individuo e dei gruppi sociali e fornire tutti i servizi sulla base dell’uguaglianza di accesso per tutti, senza distinzione di età, razza, sesso, religione, nazionalità, lingua o condizione sociale. La biblioteca Gian Battista Roggia con oltre 200.000 volumi di cui più della metà a scaffale aperto, circa 4.000 pubblicazioni del Fondo Antico, 230 periodici correnti e 2.000 periodici storici cessati, un Fondo di storia locale con importati donazioni quali il Fondo Gambini e il Fondo Grampa, può davvero ritenersi un importante punto di riferimento culturale e per la lettura dell’intero territorio.