BUSTO ARSIZIO – Due serate di preghiera e di festa, tra musica classica e rock, animeranno a Busto Arsizio la parrocchia Sacro Cuore dei Frati Minori. Mentre venerdì 28 giugno la sua festa patronale ospiterà il concerto d’organo diretto dal maestro Raffaele Murgia, domenica 30 fra Matteo imbraccerà la sua chitarra per lo spettacolo “Tu sei Bellezza” nella piazzetta Gentile Mora.
Concerto d’organo con brani di Mozart e Grieg
Le celebrazioni della patronale del Sacro Cuore avranno inizio venerdì alle 17.45 con i vespri in chiesa, seguiti alle 18.15 dalla messa solenne concelebrata alla presenza del vicario della Provincia Sant’Antonio dei Frati Minori. La festa proseguirà alle 21 con il concerto d’organo, diretto da Raffaele Murgia, in cui verranno eseguite opere di Mozart, Grieg, Brambilla, Willscher e Vierne: sarà anche un’occasione per festeggiare i centoventi anni di presenza a Busto Arsizio dell’ordine religioso. Il programma scelto dal maestro prevede brani di grande coinvolgimento per innalzare, come lode inesauribile, un omaggio alla Creazione. Ad avvolgere gli spettatori in un’atmosfera magica di grande impatto emotivo sarà l’organo Mascioni recentemente restaurato che, liberando nell’aria le sue straordinarie vibrazioni timbriche, saprà raccontare quell’infinito che abbraccia, trasforma e rende migliori.
Una band formata da musicisti e ballerini
Nella piazzetta Gentile Mora domenica 30 giugno si terrà il concerto “Tu sei Bellezza”, organizzato dalla parrocchia con il patrocinio del Comune. L’evento prende il proprio nome dal progetto di evangelizzazione diretto da fra Matteo Della Torre che, con in braccio la chitarra, guiderà la sua band di musicisti e ballerini in un concerto rock in programma alle 21.15 (in caso di maltempo si terrà al Teatro Fratello Sole). Fra Matteo, classe 1975, vive e opera nel convento francescano di Rezzato. Nel 2012 ha coinvolto gli amici musicisti Luca e Andrea nel concorso annuale per l’inno della marcia francescana, producendo il brano “Tu sei Bellezza”, a cui ne sono seguiti molti altri. Il loro autore ha così spiegato il senso del progetto, uno spettacolo che comprenderà tutte le produzioni degli anni precedenti: «Si tratta di un tempo di preghiera vissuto insieme, nel quale incontrare il Signore per gioire, riaprendo il proprio cuore alla speranza e alla fiducia. Un tempo per non sentirsi soli, ma in cammino con i fratelli e le sorelle, e per dire grazie alla bellezza della vita».
