GALLARATE – C’è ben poco da festeggiare secondo il senatore Paolo Romani. Nemmeno l’apertura della nuova sede di Forza Italia di via Venegoni a Gallarate, «un evento raro e straordinario di questi tempi», lo allontana dal pessimismo attraverso cui scruta il futuro del suo partito. Tanto da ammettere: «Se continuiamo così rischiamo la debacle definitiva alle elezioni Europee del 2019». Dovessero andare male, secondo il ministro allo Sviluppo economico del IV governo Berlusconi, è a rischio la sopravvivenza stessa del partito.
Colmare il gap
Ma perché vede così nero Romani? Nel suo intervento non ha nascosto le difficoltà di Forza Italia, che ha riassunto in un gap da colmare sotto tre aspetti: quello della leadership, delle proposte e persino dell’organizzazione stessa del partito. La nuova sede di Gallarate è secondo Romani un segnale positivo in controtendenza per tentare di andare a colmare proprio quel triplo gap che non ha voluto nascondere ai tanti sostenitori arrivati in via Venegoni per inaugurare il nuovo quartier generale dei berlusconiani gallaratesi. Presenti all’evento anche l’onorevole Giusy Versace, il consigliere regionale Angelo Palumbo e numerosi esponenti di Forza Italia di Busto, Varese e Gallarate. Immancabili i vertici di Agorà, con la presenza del presidente onorario Nino Caianiello e di Marcello Pedroni. Con l’apertura della nuova sede Forza Italia a Gallarate punta a un decisivo rilancio, in sede elettorale e amministrativa.
La Lega è già andata
Se a Gallarate il modello tradizionale di centrodestra resiste (Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia), così come ribadito anche dal sindaco Andrea Cassani durante il suo breve intervento («Qui a Gallarate andiamo d’accordo, il centrodestra è unito»), Romani sostiene invece che a Roma l’aria è già cambiata. «E’inutile stare qui ad aspettare che la Lega torni, perché la Lega è già andata. Con il Movimento5Stelle c’è affinità antropologica, hanno fatto un patto generazionale. E’ stata per noi una cocente sconfitta aver consentito la nascita del governo gialloverde, un governo non votato dagli italiani che ha dato vita a un nuovo sistema bipolare».