Sabba (Busto Grande e Lombardia ideale): «Caso Efrem politicamente pesante»

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Matteo Sabba

BUSTO ARSIZIO – «Voglio prima capire, ma è chiaro che è una cosa pesante. Anche politicamente». A tenere banco è l’arresto di Paolo Efrem e chi parla è Matteo Sabba, capo di Busto Grande, ma anche referente in città di Lombardia Ideale, il movimento vicino alla Lega (Il governatore Attilio Fontana è uno dei padri fondatori) e che in provincia di Varese fa riferimento a Giacomo Cosentino.

E’ stordito Matteo Sabba. Le parole non corrono fluide. L’arresto di Paolo Efrem, consigliere comunale di Busto Grande, gruppo politico primo “sponsor” del sindaco Emanuele Antonelli, l’ha completamente spiazzato. «L’ho saputo da un messaggio whatsapp – spiega Sabba – Non ci volevo credere. Poi ho fatto una ricerca su Google ed è venuto fuori il nome di Efrem sepolto da una valanga di m….».

Sabba non difende e non condanna. «So che Efrem lavorava nel campo dei rifiuti. Quando me l’ha detto il mio commento è stato: “Che brutto lavoro” (Sabba non dice esattamente così, ma il concetto è quello ndr), perché in quel campo operano persone con le quali non vorrei mai averci a che fare. Però sapevo anche che aveva cambiato lavoro. Quale il nuovo impiego non saprei dire. Sta di fatto che l’arresto per me è stato un fulmine a ciel sereno».

Sia a livello personale, «perché mai avrei immaginato una cosa del genere», sia a livello politico. Poiché la maggioranza di Palazzo Gilardoni, per la seconda volta in un anno (inchiesta Mensa dei poveri), finisce di nuovo al centro di pesanti vicende giudiziarie. E Sabba non nega che il caso Efrem abbia un peso, «anche se siamo a fine mandato, si tratta di responsabilità strettamente personali, non avrà conseguenze su Busto Grande e ci stiamo preparando a una nuova competizione elettorale dove credo che mi impegnerò in prima persona. Inoltre non sono ancora riuscito a parlare con il sindaco, perché è da questa mattina presto che sono al telefono per la storia di Efrem. Che tra l’altro non era nemmeno una mente strategica all’interno di Busto Grande». Però i voti per essere eletto consiglieri li ha presi, o sono stati “dirottati” su di lui.

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