Salvini a Cassani: prima ti cambio la legge e poi sgomberi i Sinti di Gallarate

salvini cassani sgombero

GALLARATE – Potrà sembrare paradossale, eppure l’ancora (temporanea) di salvezza dei Sinti di Gallarate si chiama Matteo Salvini. E’stato infatti il ministro dell’Interno, questa mattina a Nerviano, a consigliare il sindaco Andrea Cassani di aspettare la modifica della direttiva Minniti per procedere con lo sgombero del campo di via Lazzaretto. In questo modo il Comune avrebbe meno oneri e obblighi nei confronti delle circa 90 persone che vivono nelle roulotte e nei prefabbricati di Cedrate. Per loro, dunque, si prospetta un agosto di tregua. Le ruspe, al momento, restano in garage.

Lo sgombero è rimandato

«Il ministro dell’Interno mi ha ribadito che i campi abusivi vanno sgomberati, ma che il suo gabinetto sta lavorando per la revisione dell’assurda direttiva Minniti che prevede l’obbligo per i Comuni, che vogliono legittimamente sgomberare un campo abusivo, di garantire una soluzione abitativa alternativa a bambini, madri, disabili e anziani», spiega Cassani. «In virtù di questo attendiamo nuove disposizioni ministeriali per riportare legalità “gratuitamente” in quel contesto. Dal 3 agosto ogni giorno sarebbe utile per eseguire le nostre ordinanze: demolire container, roulotte, camper e jacuzzi. Però, dato che non vogliamo spendere un centesimo per mantenere queste persone né tantomeno vogliamo dare una casa d’imperio a questi signori, non cederemo alla pur legittima tentazione di sgomberare il campo ora». Se si procedesse adesso, infatti, secondo i calcoli di Palazzo Borghi andrebbero trovati una ventina di alloggi o comunque il Tribunale dei minori potrebbe imporre al Comune di farsi carico di una quarantina di minori, per un costo annuale di 1,5 milioni di euro. «E come già detto più volte, oltre al discorso economico, c’è la nostra ferma volontà di non separare i minori dai loro genitori».

L’incontro con i Sinti

Tornato da Nerviano, Cassani alle 15.30 ha subito incontrato una delegazione del campo. «Ho detto loro che non ci saranno né condoni né sanatorie: quanto prima via Lazzaretto avrà un terreno completamente sgomberato. Li ho invitati dunque a trovarsi una soluzione alternativa, tra cui il bando delle case popolari che ci sarà a ottobre. I Sinti, in quanto residenti a Gallarate, potranno parteciparvi a parità di condizioni e, qualora ne avranno diritto, ottenerne l’assegnazione. Ma per coloro i quali vorranno continuare a vivere in roulotte a Gallarate non c’è più spazio».

Campo sinti abusivo gallarate

Il censimento al campo

Cassani commenta infine l’uscita pubblica dell’avvocato dei Sinti in merito all’interessamento ministeriale sulla sospensiva («Si spacciano per vittorie meri passaggi formali») e comunica l’avvio di controlli serrati in via Lazzaretto: «Il prefetto mi ha confermato che inizierà un’attenta e serrata valutazione della situazione delle famiglie del campo e delle persone che gravitano intorno all’area. Questo avverrà attraverso un censimento aggiornato, a controlli puntuali delle forze dell’ordine e soprattutto a verifiche della Guardia di Finanza che sicuramente aiuteranno a capire come fanno a mantenersi queste persone senza un reddito certo. Dalle verifiche effettuate dal Comune nel campo sono presenti intestatari di beni immobili e sono state riscontrate significative attività di compravendita di terreni e appartamenti nonché accessi a mutui bancari».

salvini cassani sgombero – MALPENSA24