SAMARATE – La lite per il nido risolta dai maghi del bricolage. La vicenda finisce bene per una serie di casualità. La prima: il nido conteso si trova al Brico di Samarate. La seconda: i dipendenti del grande centro per il bricolage si sono mostrati sensibili e con un grande cuore. Oltre che molto svegli perché a fronte della strana situazione hanno immediatamente chiamato la Lipu.
Il nido occupato “abusivamente”
Sul posto è arrivato Costante Cavallaro, che dell’Associazione Italiana Protezione Uccelli è il referente su Gallarate e colonna portante da oltre 40 anni. «A terra c’erano due piccoli di codirosso (nella foto d’apertura) – spiega Cavallaro – I ragazzi del Brico li hanno visti cadere e ci hanno chiamato». I piccoli non erano assolutamente in grado di volare. La caduta dal nido, si è scoperto in pochi minuti, era in realtà uno sfratto piuttosto aggressivo in seguito a un’occupazione abusiva. «Vicino a una trave c’era un nido di rondine – spiega Cavallaro – All’interno del primo nido, fatto di terra e fango, ce n’era un secondo in paglia. Quello di una famiglia di codirosso. I piccoli in realtà erano quattro. Due erano stati buttati a terra dal maschio della rondine che tornato ” a casa” aveva trovato la poco gradita sorpresa». La presenza umana ha fatto allontanare il padrone di casa. I due piccoli sono stati rimessi a posto. Ma il maschio della rondine è tornato insistente e ancora ha cercato di sbattere fuori, letteralmente, i quattro sgraditi ospiti.
Lo sfratto è finito bene
«A quel punto c’era una sola cosa da fare – spiega Cavallaro – Costruire un secondo nido». E il Brico, per definizione, è il posto giusto per questo genere di lavori. «I ragazzi sono stati bravissimi – spiega il volontario Lipu – In pochissimi minuti, con del compensato, hanno costruito una sorta di “porta nido” fissandolo al lato opposto della trave dove c’era il nido di rondine». A quel punto nel sostegno è stato collocata la “culla” in paglia costruita dal codirosso all’interno della quale sono stati sistemati al sicuro i piccoli. «Mamma e papà sono immediatamente arrivati a nutrirli – aggiunge Cavallaro – Mentre il maschio della rondine, finalmente in pace, è tornato al suo nido ripulendolo dagli ultimi pezzettini di paglia e delle piume dei quattro piccoli». Ed è a quel punto che i presenti hanno capito il perché di così tanto attaccamento alla “casa”. «Dentro il nido c’erano tre uova di rondine coperte dai codirosso. Il maschio le stava proteggendo», conclude Cavallaro. Risolta la querelle condominiale la convivenza tra le due famiglie va avanti tranquilla. La Lipu chiede, infine, di segnalare la presenza di nidi di rondine, rondoni o balestrucci con una mail agli indirizzi varese@lipu.it oppure gallarate@lipu.it in modo che i volontari possa avere una mappatura il più ampia possibile.
Il primo volo delle rondini salvate dalla Lipu a Samarate è uno spettacolo