Samarate e Ferno celebrano i cinque martiri partigiani uccisi dai fascisti

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SAMARATE – Oggi, 5 gennaio, si celebra il 76esimo anniversario dell’Eccidio dei cinque Martiri. La ricorrenza  omaggia i cinque partigiani, poco più che ventenni, uccisi dai fascisti in questo giorno nel 1945, a Ferno. «Noi, dobbiamo ricordare il samaratese Nino Locarno, ma anche Dante Pozzi, Claudio Magnoli, Silvano Fantin e Paolo Salemi, per il messaggio che hanno scritto con il loro sacrificio», sottolinea il sindaco di Samarate, Enrico Puricelli. La commemorazione sarà celebrata domenica, 10 gennaio, nel pieno rispetto delle normative vigenti anti-Covid.

«I diritti e le libertà di oggi sono nati allora»

Per il primo cittadino samaratese, i cinque martiri che ogni 5 gennaio vengono celebrati sono «persone la cui memoria vive nella nostra storia». Sì, perché «hanno contribuito a costruire quel ponte ideale su cui l’Italia ha attraversato il fiume di dolore e ingiustizia che separava un necessario futuro libero e democratico dal presente di allora, fatto di dittatura, morte civile e sterminio pianificato». E aggiunge: «I diritti e le libertà di cui godiamo oggi sono nati allora». Il rispetto della Resistenza è riconoscere la natura antifascista della costituzione che alimenta la legalità. È conservare il ricordo di un passato che si traduce nel rispetto quotidiano del mondo e delle persone. 

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