Al Museo Agusta la storia di una grande azienda: 50 anni fa il primo volo dell’A109

samarate museo agusta A109

SAMARATE – «Una giornata indimenticabile». Con queste parole il presidente di Fondazione Museo Agusta, Gianluigi Marasi, ha commentato in chiusura la giornata di domenica 26 settembre, ringraziando il Comune di Samarate, i carabinieri di Busto Arsizio e Samarate, Poste Italiane, Volandia e Leonardo attraverso la sua Divisione Elicotteri.

Una giornata indimenticabile

Un evento di forte richiamo per un nutrito pubblico che nonostante la pioggia non si è privata dell’occasione di osservare le evoluzioni di un moderno AW109 GrandNew con a bordo il pilota collaudatore Marco Feller in volo sopra il Museo. Museo che per tutto il giorno ha ospitato l’annullo filatelico che Poste Italiane ha dedicato all’anniversario del primo volo dell’A109 e le visite guidate con numerosi ex dipendenti impegnati come guide.

La storia dell’A109

Durante la mattinata, il saluto delle autorità e di molti protagonisti della storia dell’A109. A fare gli onori di casa il presidente di Fondazione Museo Agusta, Gianluigi Marasi, che ha ricordato commosso Giulio Cella, venuto a mancare proprio nelle fasi iniziali del progetto durante le prove a terra. A seguire il messaggio dell’ingegner Bruno Lovera, negli anni ’70 direttore tecnico e capo progettista in Agusta, responsabile insieme all’ingegner Paolo Bellavita del progetto 109.

Il primo successo dell’azienda

Impossibilitato a presenziare in prima persona Lovera ha inviato un toccante messaggio. «Verso la fine degli anni ’60 mi ero convinto che in Agusta esistevano le competenze e le motivazioni per un ambizioso salto di qualità, che portasse la nostra azienda al rango delle migliori al mondo. Fu grazie al coraggio imprenditoriale del Conte Domenico Agusta che quel sogno è diventato realtà. La messa a punto del 109 fu ardua e non priva di eventi tragici ma fu il primo vero successo della nostra azienda». Emozionanti anche le parole del comandante Luciano Forzani, fra i primi a lavorare allo sviluppo e al collaudo dell’A109, che ha rammentato «molti protagonisti di quel tempo, purtroppo ora non sono più qui. I loro visi rimangono nella mia mente, uno ad uno, come figure che hanno riempito la mia vita professionale e parte della mia giovinezza».

Eredità e patrimonio aziendale

Essenziale, come ricordato da Marasi, lo stretto legame e il rapporto reciproco che Fondazione Museo Agusta mantiene con Leonardo Divisione Elicotteri, presente con il suo responsabile, Gian Piero Cutillo. «Non è assolutamente banale aver predisposto un evento di celebrazione per il 109 perché questo elicottero è stato fondamentale per la storia dell’azienda, ma anche per la storia elicotteristica in generale e per tutto questo territorio, dove è davvero radicata la passione per il volo, tanto da essere a buon merito definita la provincia con le ali. Un elicottero che ha permesso ad Agusta, oggi Leonardo, di entrare nel mercato più grande del mondo, quello americano e che tutt’ora resta un fiore all’occhiello del settore. Ringrazio i volontari e lo staff di Fondazione Museo Agusta perché il loro lavoro consente di mantenere uno sguardo attento ai successi del passato, che rappresentano un’eredità e un patrimonio aziendale fatto di sacrifici e intuizioni ma soprattutto perché non manchi mai lo stimolo a proseguire in questa direzione, potendo dire che siamo ancora una volta i migliori».

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