Samarate, Sisters salvo a metà. Il Comune: «La facciata principale non si tocca»

SAMARATE – La facciata del Sisters’Pub di Samarate, da cui i proprietari sono costretti a toglier via gli attrezzi che la ricoprono divenuti simbolo del locale stesso è salva a metà. Quasi nessuno trova che quegli attrezzi siano contro il decoro urbano come sostiene la paesaggistica. Ma dall’amministrazione arriva una bella notizia: la facciata principale non si tocca.

Parete esterna salva

Riguardo alla storia che ha coinvolto praticamente tutta una città, Alessandra Cariglino, sindaco di Samarate ha spiegato che, pur trattandosi di una questione «precedente al mio nuovo incarico, mi sono interessata con i tecnici per capirne dinamica e motivazioni». Il primo cittadino spiega che, infatti, è una commissione di tecnici a valutare caso per caso. E che riguardo al Sisters, le questione riguarda nello specifico «non la facciata principale (visibile quando si passa su via Verdi arrivando da Gallarate), ma quella interna (che affaccia sul piazzale del supermercato, ndr)». L’assessore ai Lavori Pubblici Enrico Puricelli precisa: «Il progetto della veranda per cui sono stati chiesti i permessi è in uno stile che contrasta con quello della parete ricoperta di attrezzi. Per il decoro urbano appunto, secondo la commissione le due cose non possono stare insieme».
La parte esterna del locale però, quella che tutti ammirano dalla provinciale, «è salva. Da lì gli attrezzi non devono essere tolti».

Nel cuore dei samaratesi

Una bella notizia forse a metà, ma che almeno garantisce la salvaguardia di un luogo che entrato nel cuore di molti e che proprio quegli attrezzi rendono caratteristico: come raccontava una delle sorelle che gestiscono il Sisters, quegli attrezzi sono «non solo pubblicità, ma anche storia e tradizione del territorio, oggetto delle storie dei nonni ai nipotini». Che dunque potranno raccontarne ancora e ancora.

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