Samarate, dopo la mobilitazione per i tagli alle scuole i genitori invocano «dialogo»

samarate diritto studio

SAMARATE – Non chiedono semplicemente più soldi per il diritto allo studio, ma «più dialogo», i genitori delle scuole di Samarate che lunedì sera hanno pacificamente ma con fermezza “invaso” l’aula del consiglio comunale in occasione dell’accesa discussione sui tagli al Piano di diritto allo studio. «Una richiesta di dialogo e proattività»: è questo il messaggio che vuole far passare Alessandro Cenci, presidente del Consiglio d’istituto del Comprensivo di Samarate, all’indomani della mobilitazione dei genitori. Un ruolo non semplice, in una partita che si gioca sullo stretto crinale di chi rappresenta una “parte sociale” contestando una parte politica «nel merito» delle scelte fatte, esponendosi al rischio di accuse di strumentalizzazione. Come quella lanciata, sul filo dell’ironia, alla vigilia del consiglio, dall’ex sindaco e attuale capogruppo della Lega Leonardo Tarantino («scusate, ma hanno aperto la campagna elettorale per l’elezione del Presidente del Consiglio d’Istituto?»), a cui Cenci ha fatto buon viso, ricordando che «il Consiglio (d’istituto) è stato eletto a novembre dello scorso anno e resta in carica per tre anni».

«Scarsa comunicazione e collaborazione»

alessandro cenci scuole samarateOra che la mobilitazione ha acceso i riflettori sulle esigenze del mondo della scuola samaratese, Alessandro Cenci si dice soddisfatto: «Penso che sia stato un successo per la partecipazione massiccia di cittadini» il suo commento a freddo post-consiglio comunale. «Penso che se i tagli occorrono è giusto che vengano fatti, ma la contestazione è sulla scarsa comunicazione e sulla scarsa collaborazione dimostrata dall’assessorato e dall’amministrazione tutta nelle scelte fatte. Sono scelte a senso unico che non prendono minimamente in considerazione le esigenze prioritarie dell’ambiente scuola». Insomma, il punto non sono in sé e per sé i 39mila euro in meno nella riga in basso a destra del totale degli stanziamenti per il Piano di Diritto allo studio, ma la mancanza di condivisione su scelte che impattano notevolmente sulle scuole e sulle famiglie. «È oltremodo fastidioso incasellare il lavoro educativo svolto dall’istituzione scolastica in caselle Excel o in macroblocchi asettici e sterili – aggiunge il presidente del Consiglio d’istituto di Samarate – in quei progetti ci sono la fatica dei genitori che cercano di riempire le “anse” di inefficienza dell’amministrazione, ci sono le speranze dei bambini e le fatiche delle insegnanti che si prodigano a fermare l’esodo massiccio di studenti verso le scuole di Comuni limitrofi. Mi piacerebbe che passasse questo messaggio di richiesta di dialogo e proattività». Come a dire, che questa esperienza negativa sia da lezione: ora si riapra un dialogo tra i genitori e l’amministrazione. Verrà colto questo appello?

samarate tagli scuole cenci tarantino – MALPENSA24