Anche Samarate avrà il suo Wall of Dolls. Sul muro esterno di Villa Montevecchio

wall of dolls milano

SAMARATE – La sensibilizzazione sul tema della violenza contro le donne si fa anche con delle bambole appese ad un muro. Samarate avrà il suo Wall of Dolls, sul muro di cinta del parco di Villa Montevecchio che si affaccia su via Cinque Giornate. «Chiediamo ai cittadini di portarci bambole vecchie per comporre il nostro Wall of Dolls, sul modello di quelli già presenti in molte città, come Milano» l’appello della Fondazione Montevecchio, che organizza l’iniziativa insieme all’amministrazione comunale di Samarate.

Le fasi del progetto

La raccolta delle bambole è in programma per lunedì 18 novembre dalle 16 alle 18 in Villa Montevecchio oppure giovedì 21 novembre dalle 16 alle 18 in Biblioteca. La costruzione del “muro di bambole” avverrà invece domenica 24 novembre, a partire dalle 15, all’esterno della Villa, sul muro di cinta che si affaccia su via Cinque Giornate, in un punto di grande passaggio del traffico samaratese. Così il Wall of Dolls sarà pronto per la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne del 25 novembre, in parallelo con le celebrazioni ufficiali organizzate dall’amministrazione comunale.

L’idea

L’iniziativa nasce da un’idea delle consigliere di amministrazione della Fondazione Stefania Gagni e Pinuccia Rogora, in continuità con l’installazione della panchina rossa nel parco di Villa Montevecchio, all’epoca della presidenza di Tiziano Zocchi. Verrà predisposto quest’anno e rimarrà esposto sul muro esterno del parco per 90 giorni, con l’intenzione di riproporlo ogni anno in concomitanza con le celebrazioni del 25 novembre per la sensibilizzazione sul tema della violenza contro le donne. «È un’iniziativa – spiega il presidente della Fondazione Montevecchio Eliseo Sanfelice – in sintonia con quella organizzata il mese scorso in occasione dell’Ottobre Rosa per la sensibilizzazione sulla prevenzione al tumore al seno». In quel caso (vedi foto sotto) la Villa fu illuminata di rosa per richiamare il colore simbolo della battaglia contro la patologia che colpisce le donne. «Pensiamo che l’arte visiva sia uno strumento efficace per far riflettere le persone su questi temi su cui si vogliono accendere i riflettori – aggiunge Eliseo Sanfelice – a partire dalle nuove generazioni: in questi 90 giorni chi passerà davanti al Wall of Dolls di Samarate si chiederà perché ci sono quelle bambole sul muro e, una volta tornato a casa, ne discuterà in famiglia. Anche così si fa sensibilizzazione».

villa montevecchio tumore seno

Sensibilizzare con l’arte visiva

«Pensiamo che l’arte visiva sia uno strumento efficace per far riflettere le persone su questi temi su cui si vogliono accendere i riflettori – aggiunge Eliseo Sanfelice – a partire dalle nuove generazioni: in questi 90 giorni chi passerà davanti al Wall of Dolls di Samarate si chiederà perché ci sono quelle bambole sul muro e, una volta tornato a casa, ne discuterà in famiglia. Anche così si fa sensibilizzazione».

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