Questa mattina, buona parte di Santo Stefano è rimasta senza acqua. Tutto dovuto a una pompa bruciata. Dice l’amministrazione che fino a tarda sera non sarà ripristinato. Sono settimane che dai rubinetti scende poca acqua e non si ha nessuna intenzione di aumentare la pressione.
Alfa l’anno scorso dichiarava che esiste un problema strutturale e che loro sono la soluzione. Dichiarava anche che la soluzione era collegarsi all’acquedotto di Cassano Magnago in attesa di sistemare i pozzi 3 e 4. Risulta, a oggi, che i pozzi 3 e 4 sono assolutamente fermi e che la soluzione Cassano Magnago non sia servita a niente.
Oggi, affidarsi solo al pozzo 1 la ritengo una soluzione poco seria e molto discutibile. Infatti, come è successo questa mattina, l’unico pozzo che funzionava ha lasciato metà paese a secco. Si può capire il momento di siccità, ma ricordo che in questo paese l’acqua non è mai mancata. A dimostrazione, ci sono ancora i tubi neri che passano nei boschi utilizzati anni fa per portare da Santo Stefano l’acqua a Carnago.
Credo sia ora che Alfa metta mano al portafoglio, come l’hanno messo i cittadini con l’aumento delle bollette. Oggi, come 18 mesi fa, la situazione non è cambiata. E tutti i gruppi Facebook del paese lo stanno evidenziando da anni. Tutto senza polemica, in attesa di una soluzione definitiva.
Sui gruppi Facebook si chiede una raccolta firme o addirittura il blocco dei pagamenti delle bollette e un intervento risolutivo dell’amministrazione che tarda a venire. A rispetto dei cittadini di Santo Stefano, si spera in una soluzione definitiva.
Luigi Scampini
(cittadino di Oggiona con Santo Stefano)