LO SCALIGERO: “Sconfitta immeritata, Milan molto fortunato”

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Gara d’altri tempi ieri sera allo Stadio Bentegodi di Verona. Davanti a 25 mila spettatori i gialloblù di mister Juric hanno affrontato il Milan di Giampaolo, squadra di blasone certamente ma che, in terra scaligera, ha fatto tutt’altro che bella figura. Senza il VAR e conseguentemente con tutti gli 11 giocatori in campo per il Verona probabilmente la partita avrebbe avuto un altro esito.

Al 20esimo del primo tempo, infatti, dopo un avvio arrembante della squadra di casa, l’arbitro – con l’ausilio della tecnologia VAR da poco introdotta – decide di espellere il centravanti dell’Hellas Stepinski, ultimo acquisto del mercato della neopromossa.

Ci sarebbe da chiedersi se da oggi e per tutta la stagione gli arbitri dovessero espellere i giocatori che commettono i falli c.d. da gioco pericoloso quante partite finirebbero senza espulsioni.

Tant’è che la partita in 11 contro 10 cambia immediatamente faccia. I gialloblù si chiudono nella propria metà campo giocando solo di rimessa, il Milan prova ad attaccare senza trovare ne spazi ne conclusioni pericolose.

Nonostante l’inferiorità numerica l’unica vera occasione da gol del primo tempo è un tiro al volo di Verre davanti alla porta che esce di poco.

Nel secondo tempo il copione non cambia. Un Milan lento, confuso e poco incisivo prova a trafiggere la difesa ordinata a caparbia dell’Hellas.

Ci riescono solo grazie ad un generoso rigore concesso dall’arbitro per un fallo di mano in area di un difensore, poi realizzato dal polacco Piateck, evanescente fino a quel momento e per tutto il resto della partita.

Rimane solamente l’assalto finale dei gialloblù che sospinti dal pubblico di casa provano negli ultimi dieci minuti a pareggiare la partita.

Ancora una volta l’arbitro, più confuso che persuaso, ci mette del suo negando al 92esimo al Verona quello che sembrava un rigore netto “spostandolo” in punizione dal limite.

Un Milan sicuramente in cerca di identità e di gioco lascia il Bentegodi con 3 punti quanto mai immeritati; il Verona prosegue a piccoli passi la sua ricerca di una salvezza che sarà certamente difficile ma comunque “raggiungibile” laddove le partite – soprattutto con le dirette concorrenti – verranno giocate con la stessa intensità e “rabbia”. E, soprattutto, in 11 contro 11.

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