Scattano i controlli sugli spostamenti in Lombardia: con autocertificazione

coronavirus direttiva lamorgese prefetti

ROMA – Strade, autostrade, stazioni e aeroporti sotto controllo: per spostarsi in Lombardia si dovrà compilare un modulo per autocertificare le «esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute» che giustifichino gli spostamenti. Scattano già da questa mattina, lunedì 9 marzo, le azioni di monitoraggio sul rispetto delle prescrizioni contenute nel Decreto della presidenza del Consiglio dei ministri per il contenimento del contagio da Coronavirus. In caso di inosservanza, si rischiano tre mesi di arresto e una sanzione di 206 euro.

La direttiva

I controlli sono previsti nella direttiva che il ministro degli interni Luciana Lamorgese ha trasmesso nella serata di ieri, domenica 8 marzo, ai Prefetti per l’attuazione dei controlli nelle “aree a contenimento rafforzato”. Tra cui l’intera Lombardia, dove fino al 3 aprile la mobilità sarà ridotta e le possibilità di spostamento, in entrata e in uscita ma anche all’interno del territorio, limitate e da motivare. Le limitazioni riguardano le persone fisiche e non le merci, che potranno continuare a circolare liberamente.

Le indicazioni

Tra le indicazioni specifiche per i controlli :

  • spostamenti ammessi solo se motivati da esigenze lavorative o situazioni di necessità o per motivi di salute da attestare mediante autodichiarazione, che potrà essere resa anche seduta stante attraverso la compilazione di moduli forniti dalle forze di polizia
  • divieto assoluto senza eccezioni, per le persone sottoposte a quarantena o positive al virus
  • i controlli sul rispetto delle limitazioni della mobilità verranno effettuati lungo le linee di comunicazione e le grandi infrastrutture dalla polizia stradale, e lungo la viabilità ordinaria anche dall’Arma dei carabinieri e dalle polizie locali;
  • trasporto ferroviario: la Polizia ferroviaria curerà, con la collaborazione del personale delle ferrovie dello Stato, delle autorità sanitarie e della Protezione civile, la canalizzazione dei passeggeri in entrata e in uscita dalle stazioni per effettuare verifiche sullo stato di salute dei viaggiatori anche attraverso apparecchi “termoscan”
  • aeroporti: controlli con autocertificazione per i passeggeri in partenza e in arrivo. Esclusi i passeggeri in transito
  • voli Schengen ed extra Schengen in partenza: autocertificazioni richieste solo per i residenti nelle “aree a contenimento rafforzato”; in arrivo, i passeggeri dovranno motivare lo scopo del viaggio.

Cosa si rischia

La direttiva chiarisce che «la veridicità dell’autodichiarazione potrà essere verificata anche con successivi controlli». Non conviene sgarrare: la sanzione, in base all’articolo 650 del codice penale (inosservanza di un provvedimento di un’autorità) prevede una pena dell’arresto fino a tre mesi o l’ammenda fino a 206 euro). A memo che non si possa configurare un’ipotesi più grave, quella dell’articolo 452 (delitti colposi contro la salute pubblica che persegue tutte le condotte idonee a produrre un pericolo per la salute pubblica).

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