Alunno violento alle Tommaseo di Busto: i genitori tengono a casa i figli

BUSTO ARSIZIO – Per chi è di Busto Arsizio le Scuole Elementari Nicolò Tommaseo sono sempre state il simbolo per antonomasia dell’eccellenza scolastica. Pur essendo un Istituto pubblico, la collocazione nel rione dei Frati – da sempre uno dei quartieri “in” della città – ha sempre favorito la buona nomea della scuola, frequentate delle famiglie della cosiddetta Busto bene. Una scuola esigente, per alcuni fin troppo, che però ha sempre portato risultati importanti, formando migliaia di studenti.

La protesta: classe dimezzata

Lunedì 18 novembre però è successo quello che nessuno si sarebbe mai potuto aspettare, in un ambiente da sempre ritenuto ovattato. E non stiamo parlando dell’abituale caos di macchine, parcheggiate selvaggiamente in ogni dove (foto). Il fatto è ben più grave e rischia di macchiare l’immagine di un Istituto, da sempre fiore all’occhiello. In una classe delle elementari, una dozzina di genitori – esasperati da una situazione interna che si trascina ormai da troppo tempo – ha deciso di dire basta, tenendo a casa i propri figli, presentando una denuncia ai Carabinieri e inoltrando una missiva al Provveditorato degli Studi.

Un gesto forte, per certi aspetti persino diseducativo, ma divenuto inevitabile per garantire l’incolumità dei propri bambini. Dalle indiscrezioni raccolte pare infatti che di fronte all’ennesimo episodio di violenza di un alunno (si parla di una matita conficcata in testa ad un bambino e una forbice lanciata alla maestra) verificatosi all’interno della classe, i genitori abbiano deciso di passare all’azione. Per la delicatezza dell’argomento trattato, evitiamo ulteriori dettagli, ma è evidente che la Preside dell’Istituto, fra l’altro di fresca nomina, sia ora chiamata a gestire con urgenza una situazione sfuggita evidentemente di mano, fra il sacrosanto diritto allo studio e l’altrettanto legittimo diritto all’incolumità.

Scuola violenta Tommaseo – MALPENSA 24