Scuole chiuse, lezioni a distanza. E Busto mette in rete le esperienze smart

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BUSTO ARSIZIO – Scuole chiuse, studenti e insegnanti interagiscono grazie agli strumenti della tecnologia. Dal registro elettronico alle chat di Whatsapp, la didattica a distanza è sempre più diffusa anche a Busto: smart schooling e e-learning stanno ormai diventando la regole nei giorni dell’emergenza coronavirus. E il Comune prova a mettere in rete le varie esperienze per permettere uno scambio tra chi, come l’ITE Tosi, è più avanti, e chi ha a disposizione meno strumenti.

Il tavolo delle scuole

farioli anagrafe onlinePer la prossima settimana, su iniziativa dell’assessore all’educazione Gigi Farioli, è prevista una serie di incontri con i dirigenti scolastici, distinti per ordine e grado, al fine di «raccogliere e mettere a fattor comune criticità, problematiche e, perché no?, positività ed eccellenze indubbiamente presenti sul territorio comunale, che possano consentire all’amministrazione di porsi come facilitatrice per proficue risposte e, possibilmente, soluzioni, per ragazzi, studenti, famiglie oltre che per l’intero mondo degli operatori scolastici con particolare riferimento al mondo delle fragilità e della disabilità». Quest’ultimo tema, sollevato da alcuni genitori, visto che non sempre il sostegno può essere garantito a distanza.

La tecnologia nelle scuole

Il modello dell’ITE Tosi, con le lezioni virtuali di e-learning partite subito dopo lo stop alle scuole, non è l’unico. In molte scuole la tecnologia sta tenendo impegnate le mattine degli studenti, con il registro elettronico e altre applicazioni e strumenti di condivisione che garantiscono l’interazione con i docenti. Le videolezioni, ad esempio, sono attive anche al liceo Daniele Crespi, guidato dalla dirigente scolastica Cristina Boracchi: «Mentre aspettiamo con ansia di risentire il suono della campanella, non abbiamo chiuso, ci siamo solo “momentaneamente” trasferiti – spiegano da via Carducci – i nostri docenti hanno dato prova di grande dedizione e di un’ammirevole capacità di mettersi in gioco, provando, sperimentando, condividendo, perché i nostri ragazzi con un grande senso di responsabilità hanno dimostrato entusiasmo e voglia di fare». All’Isis Facchinetti gli studenti sono tenuti ad «accedere regolarmente al registro elettronico e a svolgere le attività/esercitazioni proposte dai docenti». A questi ultimi la dirigente scolastica Anna Bressan lascia «libertà di scelta degli strumenti» con cui interagere con gli studenti: dalla piattaforma Moodle messa a disposizione dall’istituto fino a tutte quelle disponibili agli studenti, anche Whatsapp.

In Acof tutti online

Tutti gli istituti della “galassia” Acof (i nidi Soldini e Don Tacchi di Castellanza e il nido Bachelet di Magnago, la English school e gli Istituti superiori Olga Fiorini e Marco Pantani di Busto, la Montessori di Castellanza) si sono organizzati per proseguire l’attività didattica a distanza. Grazie al digitale tutti gli studenti, dai più piccoli dell’asilo nido e scuola dell’infanzia ed elementari fino a quelli delle scuole secondarie, possono così restare in contatto con i loro insegnanti e, collegandosi dalle proprie abitazioni, frequentare virtualmente le lezioni da specifiche piattaforme online (videolezioni ed esercizi, caricati sul registro elettronico e sulla piattaforma Edmodo, gli insegnanti contattabili via E-mail, i canali YouTube). «Lo scopo primario – spiega il preside di via Varzi Luigi Iannotta – è non lasciare inattivi gli studenti, facendo loro perdere l’abitudine allo studio».

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